Concetti Chiave
- I Carmina erano componimenti poetici orali a Roma, utilizzati per rituali, invocazioni e celebrazioni, prima dell'emergere della letteratura scritta nel 240 a.C.
- Questi componimenti, noti per lo stile ricco di assonanze e ripetizioni, facilitavano la memorizzazione grazie alla loro cadenza ritmica.
- I Carmina Arvales erano espressioni agrarie dei Fratres Arvales, invocanti divinità come i Lari e Marte, caratterizzati da ripetizioni e allitterazioni.
- I Carmina Saliaria, legati ai Salii, sacerdoti di Marte, sono noti solo in frammenti e celebravano processioni con uno scudo talismanico.
- I Carmina Triumphalia accompagnavano i trionfi militari, con motti ironici rivolti ai comandanti per ricordare le loro debolezze.
Il fatto che la letteratura a Roma nasca solo nel 240 a.C non significa certo che prima di questa data nessun cittadino conoscesse o praticasse qualche forma di attività poetica, ma che a tale attività mancava la dimensione letteraria. I componimenti, cioè, che non venivano scritti, ma che erano ripetuti e tramandati oralmente, non si inserivano in un sistema letterario compiuto, ma erano finalizzati di volta in volta al rituale, all'invocazione degli dei, al motto mordace, al divertimento conviviale o festivo, al rafforzamento de vincoli sociali attraverso la memoria delle imprese degli antenati e così via.
I romani chiamavano Carmina tali componimenti e includevano in questa definizione sia quelli scritti in verso saturnio che quelli scritti in prosa. Il senso più comune del termine Carmina, infatti, è "poesia, composizione poetica". Distintiva dei Carmina arcaici non era il metro, ma piuttosto lo stile, fatto di continue assonanze e di ripetizioni formali, che producevano una sorta di cadenza ritmica che ne facilitava la memorizzazione. Esistono vari tipi di Carmina come ad esempio: il Carmen Arvale, il Carmen Saliare e i Carmina Triumphalia.
Carmina Arvales
Il collegio dei dodici Fratres Arvales aveva compiti di carattere agrario, legati alla fertilità ed alla difesa dei terreni. Nei Carmen sono invocati i Lari, gli dei del focolare, Marte ed i Sermoni anch'essi divinità agresti. Lo stile è quello tipico dei carmina rituali, ricco di ripetizioni e di figure di suono, come omoteleuti ed allitterazioni.
Carmina Saliaria
La confraternita dei Salii era formata da dodici sacerdoti di Marte, che portavano in processione due volte all'anno un ancile (uno scudo di bronzo) che, per i Romani, era come una sorta di talismano. Di questi Carmina Saliaria conosciamo solo singole parole ed alcuni versi.
Carmina Triumphalia
Il comandante vittorioso in una campagna militare aveva il diritto di essere acclamato Imperatore dai suoi soldati e, tornato a Roma, di celebrare una grande festa, dai risvolti insieme politici e religiosi, il trionfo. Vestito con una toga color porpora e con altri accessori regali, come ad esempio la corona di alloro e lo scettro, che servivano a renderlo come Giove, l'Imperatore guidava il corteo formato da soldati, da una parte del bottino e dai prigionieri. Il Corteo attraversava il Campo di Marte sino al Foro. Si trattava del più alto onore cui un cittadino romano poteva aspirare ed era concesso ai soldati un atto apotropaico che rientra nella concezione romana della religione, quello cioè di rintuzzare la malasorte indirizzando al trionfatore motti ironici e scherzi, con doppi sensi spesso assai volgari ed offensivi, che servivano a ricordare all'Imperatore i sui difetti e le sue debolezze. Non è rimasto nulla dei carmina triunmphalia.
Domande da interrogazione
- Qual è l'origine della letteratura a Roma e come si differenziano i Carmina?
- Quali sono le caratteristiche distintive dei Carmina arcaici?
- Quali divinità vengono invocate nei Carmina Arvales e qual è il loro scopo?
- Qual è il significato dei Carmina Triumphalia e come venivano celebrati?
La letteratura a Roma nasce nel 240 a.C., ma prima esistevano forme di attività poetica orale chiamate Carmina, che non facevano parte di un sistema letterario compiuto e servivano a scopi rituali e sociali.
I Carmina arcaici si distinguono non per il metro, ma per lo stile caratterizzato da assonanze e ripetizioni formali che creavano una cadenza ritmica per facilitarne la memorizzazione.
Nei Carmina Arvales vengono invocati i Lari, Marte e i Sermoni, divinità legate alla fertilità e alla difesa dei terreni, con uno stile ricco di ripetizioni e figure di suono.
I Carmina Triumphalia celebravano il trionfo di un comandante vittorioso, che veniva acclamato Imperatore e guidava un corteo con soldati e prigionieri, durante il quale si usavano motti ironici per ricordare all'Imperatore i suoi difetti.