Wordsworth, William - biografia

Wordsworth, William - biografia

Nacque nel 1770 nel distretto dei laghi. All'inizio aveva iniziato a frequentare la scuola elementare e più tardi andò a Cambridge. Trascorse un periodo in Francia dove, entusiasta delle nuove idee di democrazia, divenne un sostenitore della "Rivoluzione Francese". Tornato in Inghilterra, incontrò il filosofo "Godwin" e il poeta "Coleridge".
Da quel periodo Wordsworth era diventato intensamente disilluso dalla rivoluzione i cui ideali iniziali erano degenerati nel "terrore". Nel 1798 Wordsworth e Coleridge pubblicarono in forma anonima le "Lyrical Ballads", che segnarono l'inizio del romanticismo in Inghilterra. Nel 1800, la seconda edizione delle "Lyrical Ballads", includeva la famosa prosa di Wordsworth "Preface", dove egli stabilisce i principi della poesia romantica. Morì nel 1850.

La prefazione delle Ballate Liriche:
Un manifesto poetico, La prefazione, spiega l'idea di poesia e natura; infatti uno dei temi centrali della sua poesia è la natura. La natura era l'espressione dell'ideale nel reale. Le sue descrizioni dei paesaggi naturali traggono ispirazione dalla quotidianità e dalle sue esperienze personali.

- La poesia deve riguardare il mondo quotidiano e l'influenza della memoria sul presente, il ricordo di emozioni e sentimenti.
- Il poeta con la sua immaginazione può comunicare i suoi sentimenti.
- Un linguaggio semplice e quotidiano.
Ho vagato solitario come una nuvola. Quest'opera è legata all'esperienza personale del poeta. Egli si paragona a una nuvola, vede un campo pieno di giunchiglie gialle, che il poeta vede come una "folla". Nella seconda strofa confronta i fiori con le stelle, e vede 10 mila stelle. La gioia esibita dai fiori che danzano e dalle stelle che "scintillano" viene loro attribuita dal poeta attraverso l'uso della personificazione. Il poeta prima guarda i fiori con disinvoltura, poi li fissa e li vede nella sua mente, e si sente felice. Nell'ultima strofa, il poeta è sul suo divano e c'è un cambiamento dal passato al presente (per esprimere lo status quando il poeta ha un'ispirazione poetica). . La frase "quell'occhio interno" (quell'occhio interno) esprime il concetto di emozione. In questa riga è descritta la sua capacità di richiamare l'esperienza in tempi futuri. Così l'esperienza non si perde, ma può essere recuperata quando vuole. La vista dei fiori dà gioia al poeta ma lui non se ne rende conto al momento, ma solo più tardi, quando la memoria riporta la scena.

La seconda generazione di poeti romantici:
Byron, Shelley e Keats. La seconda ondata di poeti romantici che sono venuti dopo Wordsworth e Coleridge erano tutti diversi l'uno dall'altro, per stile e preoccupazioni. Infatti la coscienza espressa nelle loro poesie è più complessa e instabile e spesso c'è una distanza ironica tra l'io delle poesie e l'io che scrive; infatti tutti condividono il senso del fallimento ultimo dell'arte. I poeti di questo periodo sono più consapevoli della distanza che separa l'arte dalla vita. Le loro poesie spesso riflettono sul processo poetico stesso e sui limiti del linguaggio, ma le voci e le finalità dei poeti sono estremamente singolari.