Concetti Chiave
- Amleto è osservato a corte per il suo strano comportamento, suscitando preoccupazione tra familiari e amici, inclusa Ofelia che è profondamente colpita dalle sue azioni.
- Il re Claudio teme che il suo delitto venga scoperto, mentre la madre di Amleto e i suoi amici cercano di capire il suo stato mentale per diversi motivi personali.
- Ofelia è descritta come un'eroina tragica, emarginata e disperata, in quanto Amleto sembra negarle l'amore che le aveva promesso.
- Il monologo di Amleto riflette il suo tormento interiore e il dilemma esistenziale sul vivere o morire, estendendo la sua meditazione a una riflessione universale sulla condizione umana.
- Amleto è rappresentato come un personaggio pessimista e razionale, privo di fede nei valori umani e convinto che la conoscenza ostacoli l'azione, secondo l'interpretazione di Nietzsche.
William Shakespeare - Amleto
A corte c'è molta preoccupazione per gli strani atteggiamenti di Amleto; per questo motivo tutti lo osservano, tentando di comprendere le segrete ragioni del suo bizzarro comportamento. In questo brano si trova quello che è forse il più celebre monologo nella storia del teatro, oltre che un colloquio tra Amleto e Ofelia particolarmente significativo ai fini dell'evoluzione drammatica.A corte sono tutti preoccupati della condizione psicologica di Amleto: i compagni di università Rosencrantz e Guildenstern (che compaiono nella parte immediatamente precedente della scena qui antologizzata) per amicizia; la madre per affetto; il re per timore che il suo delitto venga scoperto. Claudio è infatti consapevole della propria colpa e dell'ipocrisia con cui la maschera, come emerge dalla battuta pronunciata "a parte" ai vv. 25-29. C'è infine Ofelia, ansiosa della sorte di Amleto per amore: l'amore che lui le aveva promesso e che ora invece sembra deciso a negarle. Ofelia è la vera eroina tragica, emarginata senza colpa dal cuore di colui al quale si era votata. Il suo soliloquio (vv. 127-141) esprime in modo drammatico lo sconcerto e la disperazione per la rovina del nobile spirito (v. 127) del principe di Danimarca.
Caratteristiche del monologo di Amleto
Il monologo di Amleto esprime il tormento interiore del personaggio. Egli si chiede se sia meglio vivere o morire (Essere... o non essere, v. 33): con la morte, infatti, cesserebbero le sofferenze terrene, e all'ansia subentrerebbe un sonno eterno; ma chi garantisce che tale sonno non sia pieno di incubi, e che dunque l'esistenza dopo la morte non sia peggiore della vita stessa? Frenato da tale dubbio, Amleto non ha il coraggio di suicidarsi, anche se è consumato dall'angoscia: è la condizione personale del personaggio, ma anche sembra dire Shakespeare quella di tutti gli esseri umani viventi (La coscienza, così, fa tutti vili / cosi il colore della decisione / al riflesso del dubbio si corrompe, vv. 65-67). La meditazione del protagonista sui dolori che caratterizzano l'esistenza, in altre parole, trascende la sua situazione contingente per assumere un significato di portata universale.Nelle parole di Amleto si delinea il ritratto molto semplice di un personaggio dominato da una visione pessimistica della vita. Egli ritiene il dolore una dimensione necessariamente connessa all'esistenza umana; non manifesta alcuna fede nei valori della giustizia e della bellezza; prova, di fronte alla prospettiva dell'azione, una sorta di rigetto, convinto com'è che essa non possa mutare la sostanza eterna delle cose. Amleto appare dunque come «un antieroe malinconico e raziocinante» (Terreni), convinto come si è espresso, a proposito della sua figura, il filosofo tedesco Friedrich Nietzsche nel celebre saggio La nascita della tragedia (1872) che «la conoscenza uccide l'azione» e che «per agire occorre essere avvolti nell'illusione».
Domande da interrogazione
- Qual è la preoccupazione principale a corte riguardo ad Amleto?
- Qual è il significato del monologo di Amleto?
- Come viene descritta Ofelia nel contesto del dramma?
- Qual è la visione di Amleto sulla giustizia e la bellezza?
A corte c'è molta preoccupazione per gli strani atteggiamenti di Amleto, con vari personaggi che cercano di comprendere le ragioni del suo comportamento bizzarro, tra cui i suoi compagni di università, la madre, il re e Ofelia.
Il monologo di Amleto esprime il suo tormento interiore e il dilemma esistenziale tra vivere e morire, riflettendo una visione pessimistica della vita e una meditazione sui dolori dell'esistenza umana.
Ofelia è descritta come la vera eroina tragica, emarginata senza colpa dal cuore di Amleto, esprimendo sconcerto e disperazione per la rovina del nobile spirito del principe di Danimarca.
Amleto non manifesta alcuna fede nei valori della giustizia e della bellezza, e prova un rigetto verso l'azione, convinto che essa non possa mutare la sostanza eterna delle cose.