Tirteo, frammento 10 West, Il destino del valoroso
La migliore sorte, per un valoroso, è cadere in battaglia combattendo eroicamente nelle prime file. Invece, chi salva la vita con la fuga perde l’amore e vaga esule con la sua famiglia, circondato dall’unanime disprezzo. Dunque, è necessario combattere audacemente per la patria e per i figli, senza pensare a salvare la vita.
Soprattutto i giovani devono combattere senza timore e senza mai fuggire; è vergognoso, infatti, che giaccia morto per terra un anziano caduto in prima fila, mentre al giovane tutto si addice e, se muore, appare bello ed ammirevole per gli uomini e per le donne.
“E’ bello essere morto, caduto in prima fila,
per un uomo prode, che lotta in difesa della sua patria.
Lasciare la propria città e le ricche campagne
E mendicare, questa è la cosa più dolorosa,
vagando insieme alla madre e al vecchio padre,
ai figli piccoli e alla legittima moglie.
E dove arriva sarà trattato come un nemico,
piegato dal bisogno e dall’odiosa miseria,
disonora la sua famiglia, imbruttisce la sua figura,
la sciagura e il disonore gli vanno dietro.
Se di chi va in esilio non ci perde pensiero,
non c’è rispetto, né per lui né per i discendenti,
combattiamo di cuore per la patria e per i figli
moriamo, non facciamo risparmio delle nostre vite.
Giovani, combattete restando gli uni accanto agli altri,
non fate sorgere la turpe fuga od il panico,
fatevi in petto un cuore grande e ardito
e, lottando contro altri uomini, non amate la vita.”