Opere secondarie di Teocrito
Mimi
Oltre all'idillio e al componimento mitologico abbiamo un terzo genere, il mimo. Mimo: scenetta di vita quotidiana non dissimile da quelle ambientate nel mondo rurale, ma a differenza dell'idillio ha per sfondo la città. Si parla di mimo perchè in questi componimenti due personaggi intrecciano un dialogo abbastanza stretto, anche se si trovano anche alcuni monologhi. L'estrazione dei personaggio è piuttosto bassa.
Antecedenti di questo genere: Sofone nel secolo precedente, poeta siracusiano. É un tipo di componimento che godette di una certa fortuna in età ellenistica, alcuni sono in esametri come gli idilli.
Un altro antecedente è Eronda che scrive “mimi-ambi”, otto, che a differenza di Teocrito erano in trimetri giambici scazonti ipponattei, che erano molto amati da Callimaco.
Importanti “Le siracusane” e “L'incantatrice”.
Componimenti mitologici
Abbiamo poi una serie di componimenti di carattere mitologico, tra cui l'inno in onore dei dioscuri che ri'prende un episodio già narrato da Apollonio e da Pindaro.
Altri poemetti mitologici sono di dubbia paternità.
Componimenti lirici
Vanno del 28 al 30 del Corpus dei carmi, sono tre componimenti lirici in pentametri eolici, uno dei quali si immagina composto per accompagnare il dono di una conocchia alla moglie dell'amico.
Epigrammi
Si conclude con 25 epigrammi, conobbe anche il massimo epigrammatista di quel tempo.
“La zampogna”
Carme figurato, esempio del genere detto teknopaignion, scherzo artistico. È figurato perché i versi sono di lunghezza decrescente e disposti in modo tale da evocare on precisione il disegno di una zampogna. Riprende la teoria callimachea di poesia come gioco.