Questo appunto di Letteratura Greca contiene il testo in greco antico, la traduzione in Italiano e il commento del frammento 31 LP di Saffo.
Testo in greco antico
φαίνεταί μοι κῆνος ἴσος θέοισινἔμμεν' ὤνηρ, ὄττις ἐνάντιός τοι
ἰσδάνει καὶ πλάσιον ἆδυ φωνεί-
σας ὐπακούει
καὶ γελαίσας ἰμέροεν, τό μ' ἦ μὰν
καρδίαν ἐν στήθεσιν ἐπτόαισεν,
ὠς γὰρ ἔς σ' ἴδω βρόχε' ὤς με φώναι-
σ' οὐδ' ἒν ἔτ' εἴκει,
ἀλλ' ἄκαν μὲν γλῶσσα ἔαγε λέπτον
δ' αὔτικα χρῶι πῦρ ὐπαδεδρόμηκεν,
ὀππάτεσσι δ' οὐδ' ἒν ὄρημμ', ἐπιρρόμ-
βεισι δ' ἄκουαι,
ἐκ δέ μ' ἴδρως κακχέεται τρόμος δὲ
παῖσαν ἄγρει, χλωροτέρα δὲ ποίας
ἔμμι, τεθνάκην δ' ὀλίγω 'πιδεύης
φαίνομ' ἔμ' αὔται·
ἀλλὰ πὰν τόλματον ἐπεὶ καὶ πένητα†
Traduzione
Mi sembra simile gli dèi, l'uomo che ti siede di fronte e ascolta da vicino la tua dolce voce e il tuo bel riso. Davvero questo mi fa tremare il cuore nel petto. Perché quando ti guardo per un attimo, non mi è più possibile parlare; la mia lingua si è spezzata, subito un fuoco sottile si è insinuato sotto la mia carne, non vedo nulla con i miei occhi, le mie orecchie ronzano, il sudore mi cola, un tremito mi coglie tutta, sono più verde dell'erba e mi sembra di essere a un passo dalla morte. Ma tutto si può sopportare, poiché... anche un povero...
Commento
Quest'ode ci è giunta per tradizione indiretta attraverso il trattato anonimo Sul sublime. Si tratta di quattro strofe saffiche il primo verso di una quinta mutila.Si noti un'allitterazione nei seguenti versi: 1-2; 5-6. Si ripete sempre una “S” dolce, che piò indicare qualcosa di sublime. Nel primo verso c'è una similitudine, si paragona un uomo a un dio. Nel verso 5-6 troviamo un'iperbole, ossia l'esagerazione per eccesso del concetto del cuore che batte; la poetessa esprime infatti tale concetto come “questo fa sobbalzare il cuore nel petto”. Nei versi 9-10 c'è una metafora, la poetessa esprime una sensazione di ansia come “un fuoco leggero sotto la pelle mi corre”. Nei versi 15-16 troviamo una personificazione: si parla della morte come se fosse una persona, e afferma di essere poco lontana da essa.
È presente un'anastrofe nel verso 1, l'ordine utilizzato dalla poetessa è infatti complemento predicativo del soggetto - verbo copulativo – soggetto. Sono presenti vari enjambement: vv. 3-4; vv. 5-6, vv.7-8, vv.9-10, vv. 11-12, vv.13-14, vv.14-15, vv.15-16.
L’opera è stata composta dalla poetessa greca Saffo (630 a.C. - 570 a.C.).
In questa poesia, la poetessa racconta di una donna da lei amata che viene corteggiata da un altro uomo.
Ciò le fa battere forte il cuore, perché sente che appena la vede, non può più parlare.
Diviene invidiosa, verde di invidia, si sente come se stesse per morire; il tema trattato è infatti quello dell’amore, della gelosia e dell’invidia.