Caratteri della religione greca
La presenza, il bisogno e l’esperienza del “sacro” sono aspetti costanti della vita dell’uomo greco. Non vi è luogo o momento significativo della sua esistenza quotidiana che non preveda l’incontro con il sacro: dal focolare domestico, che ha come divinità Estia, alla porta di casa assicurata da Ecate, Ermes o Apollo, il dio delle strade. L’esperienza religiosa greca è contraddistinta da una grande familiarità con gli dei, che non sono né lontani né inaccessibili, ma vicini agli uomini.
La religione greca ufficiale non è una religione “rivelata”. Essa è il frutto di una lenta opera di sistemazione di una grande varietà di miti locali.
Non vi è una chiesa (intesa come istituzione separata con il compito di interpretare delle verità religiose e amministrare le pratiche di culto) né un gruppo professionale di sacerdoti. Non ci sono dogmi o “testi sacri”. Non vengono attribuiti alla divinità né la creazione del mondo né quella degli uomini.
Essere religiosi e credenti significa compiere i riti dovuti alle divinità, prescritti dalla tradizione. Il Pantheon (l’insieme delle divinità greche) è ampio, complesso e stratificato. I suoi principali divulgatori e sistematori sono stati i poeti, in primo luogo Omero ed Esiodo. E innanzitutto nell’Iliade che si seleziona e si mette ordine nell’intricato e vario mondo di divinità che costituiva il “sapere sociale sugli dei” e si dà alla religione greca la sua forma definitiva.
La poesia assume un compito religioso fondamentale e, in certo modo, genera la religione greca. Esiodo continua quest’opera di sistemazione ricostruendo il mondo degli dei come se fosse la storia di una grande famiglia, in cui si intrecciano rapporti di parentela. Il risultato è un politeismo antropomorfico gerarchico e ordinato a capo del quale vi è Zeus, signore degli dei e degli uomini.
Grazie anche ai poeti, per lungo tempo si è identificata la religione greca con la religione olimpica, riguardante le divinità “celesti” abitanti sul monte Olimpo. Oggi, invece, una grande importanza viene attribuita ad altre due forme di religiosità: quella misterica e quella oracolare.