Dopo l’uccisione di Ettore, Achille organizza per Patroclo sontuosi onori funebri, che culminano in una serie di gare. Fatti portare dalle sue navi numerosi e ricchi premi, il Pelide invita i più illustri campioni degli Achei a prendervi parte, per dimostrare la loro eccellenza e per rendere omaggio alla memoria dell’eroe. Le gare sono otto: la prima e la più spettacolare è la corsa con i carri, seguono nell’ordine, il pugilato, la lotta, la corsa a piedi, il duello con la lancia, il lancio del disco, il tiro con l’arco e il lancio del giavellotto.
I premi proposti da Achille vengono elencati in ordine decrescente, a seconda del loro valore; subito dopo la loro presentazione, segue, in ossequio alle regole agonali, la proclamazione della prima gara. L’accenno del Pelide alla causa che gli impedisce di prendervi parte e alla tristezza dei suoi cavalli immortali, che soffrono per la perdita del loro auriga, ha lo scopo di stabilire un collegamento, discreto ma ben comprensibile, fra l’atmosfera vivace e dinamica che segna l’inizio dei giochi e il luttuoso motivo per il quale sono stati istituiti.
“αὐτὰρ Ἀχιλλεὺς
αὐτοῦ λαὸν ἔρυκε καὶ ἵζανεν εὐρὺν ἀγῶνα,
νηῶν δ' ἔκφερ' ἄεθλα λέβητάς τε τρίποδάς τε
ἵππους θ' ἡμιόνους τε βοῶν τ' ἴφθιμα κάρηνα,
ἠδὲ γυναῖκας ἐϋζώνους πολιόν τε σίδηρον.
- Ἱππεῦσιν μὲν πρῶτα ποδώκεσιν ἀγλά' ἄεθλα
θῆκε γυναῖκα ἄγεσθαι ἀμύμονα ἔργα ἰδυῖαν
καὶ τρίποδ' ὠτώεντα δυωκαιεικοσίμετρον
τῷ πρώτῳ· ἀτὰρ αὖ τῷ δευτέρῳ ἵππον ἔθηκεν
ἑξέτε' ἀδμήτην βρέφος ἡμίονον κυέουσαν”
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