L'intelligenza pratica
Finalmente tornato ad Itaca, Odisseo viene trasformato da Atena in un vecchio mendicante, perchè questo falso aspetto lo metta al sicuro dal rischio di essere riconosciuto prima che l'eroe abbia avuto il tempo di organizzare la propria vendetta. Poi, per consiglio della dea, Odisseo si reca alla capanna di un suo amico servo, il porcaro Eumeo, che lo accoglie con cortesia e lo rifocilla abbondantemente , dopo il pasto serale, Odisseo si prepara a trascorrere la notte, insieme a lui e agli altri servi.
Ben presto cala una tenebra tempestosa , fredda e piena di pioggia; l'eroe , non avendo per coprirsi altro che i suoi stracci da mendicante, approfitta dell'occasione per saggiare l'animo di Eumeo e per vedere se la sua generosità sia tale da indurlo a privarsi egli stesso del mantello perchè l'ospite possa dormire ben coperto e al caldo. Perciò, facendo ancora una volta appello alla sua astuzia e alla sua inesauribile vene di narratore, Odisseo fa indirettamente la richiesta , inventando un episodio perfettamente adeguato alla situazione, di cui sarebbe stato protagonista durante la guerra di Troia. Eumeo, che non è meno intelligente del suo padrone, comprende perfettamente e offre il proprio mantello al falso mendico; soltanto per la notte, però, perchè non ne possiede un altro di ricambio.
“νὺξ δ' ἄρ' ἐπῆλθε κακὴ σκοτομήνιος· ὗε δ' ἄρα Ζεὺς
πάννυχος, αὐτὰρ ἄη ζέφυρος μέγας αἰὲν ἔφυδρος.
τοῖς δ' Ὀδυσεὺς μετέειπε, συβώτεω πειρητίζων,
εἴ πώς οἱ ἐκδὺς χλαῖναν πόροι ἤ τιν' ἑταίρων
ἄλλον ἐποτρύνειεν, ἐπεί ἑο κήδετο λίην·”