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All’interno di questo appunto vengono descritte le muse. Di seguito sono riportate tutta una serie di informazioni riguardo relative alle muse, qual è la loro origine storica, la loro importanza nella storia e l’input dato per la nascita di culti e musei moderni.

Indice

  1. Chi sono le muse
  2. Le muse nella storia
  3. Le muse nei culti e nei musei moderni

Chi sono le muse

Quando parliamo delle muse ci riferiamo a 9 sorelle, le quali erano figlie di Mnemosine e di Zeus.
Secondo le narrazioni mitologiche, esistevano due gruppi di Muse: quelle della Pieria e quelle della Beozia. Nello specifico le prime vivevano vicine al monte Olimpo ed erano chiamate Peridi, mentre le seconde vivevano alle pendici del monte Elicona. Le muse erano rispettivamente: Calliope, che rappresentava la poesia epica, Clio era la musa della storia, Polimnia era la musa a cui erano assegnati gli inni religiosi, Euterpe era la musa alla quale era affidata la musica, Tersicore era la musa alla quale era affidata la danza, Erato era la musa della lirica corale, Melpomene aveva il compito di curare la tragedia, Talia era musa della commedia, Urania presiedeva l'astronomia e la geometria.

Le muse nella storia

In base alle testimonianze si sa molto poco del loro culto, ma celebravano una festa ogni quattro anni a Thespiae, nelle vicinanze di Helicon. Muse articoloSi pensa che in origine le muse fossero le dee protettrici dei poeti, i quali nei primi tempi erano anche musicisti e fornivano i propri accompagnamenti, anche se in seguito la loro gamma fu ampliata per includere tutte le arti nobili e le scienze e di conseguenza iniziarono ad avere un legame con le istituzioni come il Museo ad Alessandria d'Egitto.
La differenziazione ha avuto inizio con il poeta dell'VIII secolo a.C. Esiodo, il quale fece i nomi di Clio, Euterpe, Talia, Melpomene, Tersicore, Erato, Polimnia, Urani e Calliope, che era il loro capo. Il loro padre era Zeus e la loro madre era Mnemosyne. Tutti i nomi di Esiodo avevano un significato: Clio era l'"Annunciatore", Euterpe la "Piacevole", Talia la "Fioritura" o "Rigogliosa", Melpomene la "Cantante", Erato la "bella", Polimnia "colei dai molti inni", Urania la "Celeste" e Calliope "Lei dalla bella voce" e Tersicore "Delizia nella danza".
Le Muse sono spesso viste come donne non sposate, ma in realtà sono continuamente indicate come madri di figli famosi, come Orfeo, Reso, Eumolpo e altri collegati in qualche modo con la poesia e il canto. Di conseguenza, tutti i loro miti sono secondari, quindi non c'è coerenza in questi racconti minori: Terpsicore, per esempio, è chiamato come la madre di molti uomini diversi da vari autori e Orfeo è generalmente chiamato figlio di Calliope ma saltuariamente di Polimnia.
Inoltre, le statue delle Muse rappresentavano una decorazione popolare presenti nelle gallerie e luoghi simili. Gli scultori non li hanno fatti tutti uguali, ma hanno dato a ciascuno un attributo diverso. Questo potrebbe aver contribuito alla fantasiosa distribuzione delle singole Muse tra le diverse arti e scienze, soprattutto nell’epoca romana. Spesso le Muse venivano rappresentate in questo modo: Calliope era la Musa della poesia eroica e spesso viene rappresentata con una tavoletta per scrivere in mano; Clio è la Musa della storia viene rappresentata un rotolo in mano; Erato è la Musa della poesia lirica e d'amore e viene rappresentata intenta a suonare una lira; Euterpe è la Musa della musica o dei flauti e viene rappresentata intenta a suonare i flauti; Melpomene è la Musa della tragedia e viene rappresentata con in mano una maschera tragica; Polimnia è la Musa della poesia sacra o dell'arte mimica viene raffigurata con sguardo pensoso; Tersicore è la Musa della danza e del canto corale viene raffigurata mentre balla e tiene in mano una lira; Talia è la Musa della commedia e viene rappresentata con in mano una maschera comica ed infine Urania è la Musa dell'astronomia e viene rappresentata tenendo in mano un globo.

Le muse nei culti e nei musei moderni

Grazie alla figura di Pitagora a Crotone, venne costruito un santuario dedicato alle Muse nel centro della città per promuovere l'armonia civica e le conoscenze. I culti del posto sulle Muse venivano spesso associati alle sorgenti oppure alle fontane. Le Muse venivano qualche volta chiamate Aganippidi a causa della loro associazione con una fontana chiamata Aganippe, mentre altre fontane come quelle di Ippocrene e Pirene, furono anch'esse importanti luoghi legati alle Muse. Le Muse erano idolatrate soprattutto in Beozia nella Valle delle Muse vicino a Helicon, e a Delfi e nel Parnaso.
La Biblioteca di Alessandria e la sua cerchia di studiosi hanno avuto una formazione grazie al santuario delle Muse, posto nelle vicinanze della tomba di Alessandro Magno. Inoltre, molte figure dell'Illuminismo hanno cercato di ristabilire un "Culto delle Muse" a partire dal XVIII secolo. Viene ricordata una famosa loggia massonica in epoca pre-rivoluzionaria a Parigi chiamata Les Neuf Soeurs, ovvero le nove sorelle che simboleggiavano le nove muse. Vi parteciparono diverse personalità di spicco come Voltaire, Benjamin Franklin, Danton e altre figure influenti dell'Illuminismo.

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