darksoul98
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Esopo-Vita e opere

In Occidente l'iniziatore della favola fu un gran saggio , Esopo, il leggendario poeta vissuto nel VI secolo a.C. Frigio di nascita e schiavo, rivendicò proprio con l'arguzia dell'apologo la libertà espressiva di chi libero non è. La leggenda popolare gli attribuisce una lunga serie di aneddoti umoristici ed arguti, di cui è intessuta quella biografia che è giunta a noi attraverso vari rimaneggiamenti, poi confluita in una romanzesca Vita di Esopo , da cui derivò la redazione elaborata intorno al 1300 dal monaco bizantino Massimo Planude.

Fu probabilmente schiavo di un certo Iadmone a Samo e da questa sua condizione deriva il carattere della sua favola: una testimonianza di chi conosce la povertà e le difficoltà degli umili. La tradizione lo vuole nano, bruno e gobbo. Erodoto ci tramanda che fu compagno di schiavitù della famosa cortigiana Rodopi e che fu ucciso , con l'ingiusta accusa di furto sacrilego, per vendetta del popolo di Delfi di cui aveva denunciato la cupidigia. La leggenda narra che i Delfi lo fecero precipitare da una rupe nella profonda gola dove sgorga la fonte Castalia; ma, in seguito, i Delfi stessi ebbero ordine dall'oracolo di riscattare la loro colpa, pagando a chi lo volesse il prezzo del sangue di Esopo. Dotato di buon senso , acuto e sagace osservatore, adoperò le favole degli animali con intento morale ed educativo: sono racconti brevi che narrano a tocchi vivi e rapidi piccole avventure di uomini e di animali da cui poi si fa scaturire il significato e l'insegnamento morale. Ad Atene , sul finire del V secolo a.C., come testimoniano Aristofane e Platone, veniva attribuito ad Esopo un corpus di favole, Demetrio ne fece una raccolta che si venne ampliando, fino a raggiungere il numero di circa 500. La favola esopica si diffuse, così, nelle scuole e venne usata come exemplum da maestri, storici e poeti.

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