Demostene
Nacque nel 384 ac e ricevette il nome del padre, un ricco armaiolo.
Quanto alla madre, Cleobule, Eschine sosteneva che fosse di origine scita ma ciò è oggetto di forti controversie tra gli studiosi.
Reso orfano all’età di 7 anni dal padre, lui cominciò a comporre le prime orazioni giudiziarie.
Abbiamo pochi discorsi giudiziari, poiché lui scrisse le demegorie, dal termine demos: popolo. Erano discorsi di carattere politico che erano volti ad esortare gli Ateniesi a combattere contro l’acerrimo nemico di demostene, Filippo di Macedonia.
Gran parte delle sue opere sono indirizzate agli Ateniesi perché lui vive nella seconda metà del 4 secondo a.c., che storicamente è il periodo che persiste al passaggio della conquista della Grecia da parte della Macedonia. Che prima era governata da Filippo e poi da Alessandro magno. Il momento cruciale in cui la Grecia viene conquistata sarà quello che segue alla Battaglia di cheronea, nel 338 ac. Ma al solito, vi sono quelli che accettano la novità e altri invece che si ostinano a mantenere il tessuto politico da ingerenze rispetto all’esterno. Cosa accadeva in seguito a questo? Ad Atene vi era il partito filomacedone, con rappresentante Eschine ed Eubulo, che dapprima fu accanto a demostene e poi quest’ultimo si distaccò da lui, e un altro partito anti macedone che aveva come rappresentante Demostene stesso. E proprio lui riuscì parzialmente a condurre gli Ateniesi a combattere contro Filippo. Parzialmente perché poi gli eventi si volsero contro di lui, perché la Grecia venne assoggettata.
I discorsi più importanti di Demostene furono le Filippiche, che vennero composte circa nel 354. Non sappiamo se sono state pronunziate tutte in assemblea, ma di sicuro le prime tre sì, per quanto riguarda la Seconda non sappiamo la datazione e forse l’ultima venne creata da degli appunti che scrisse Demostene ma non si ha la sicurezza che li abbia scritti quest’ultimo.
Le Filippiche sono importanti perchè rappresentano il modello oratorio per un altro autore dell’età latina, Cicerone. L’unica differenza era che erano indirizzate ad Antonio. La prima filippica venne pronunziata nel 351, ad essa seguirono tre orazioni chiamate Olimpiche, che scrisse per sostenere la campagna contro Filippo. Olimpo era stata assediata da Filippo e lui disse agli Ateniesi di aiutare Olimpo per la difesa contro Filippo.
Successivamente vi sono le altre tre filippiche che come abbiamo già detto durante quel periodo Demostene aveva al suo fianco Eubulo, che dal principio ebbe un atteggiamento di interventismo. Successivamente si ritirò e lo abbandonò.
La seconda non sappiamo quando venne composta mentre la terza e la quarta prima della battaglia di Cheronea per spingere gli ateniesi a combattere Filippo. Questo perché lui pensava che loro fossero inerti.
Inoltre lui si rifà molto a Tucidide nell’elogio di atene e nell’assegnare un ruolo preponderante alla polis ateniese.
Ma oltre a questo ruolo di difensore, ebbe anche quello di aver tanto importanza alla figura del politico con quello dell’oratore, poiché con demostene l’arte oratoria viene assorbita all’interno della politica. Proprio per questo dal punto di vinta stilistico le sue demagorie sono differenti rispetto le orazioni giudiziarie. In cui la parte più importanti era la narratio dove venivano narrati gli avvenimenti, mentre nell’orazione deliberativa non si può soffermarsi d ogni minimo dettaglio perché avrebbe annoiato il popolo e infatti vi era molto più pathos, emotività che traspare.
Si diceva che Demostene fosse bravo ad improvvisare, in realtà adesso si pensa che tutto ciò che veniva improvvisato era studiato accuratamente in precedenza. Quest’argomento dell’improvvisazione fu la causa di alcuni aneddoti autobiografici. La nostra fonte principale è Plutarco.