LauraMara
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Stile di Demostene

Lo stile di Demostene è originale è lontano dalla semplicità apparente di Lisia e dalla monumentalità perfetta di Isocrate. È uno stile pieno di impeto, ardito e travolgente, ricco di apostrofi e interrogazioni di metafore e di iperbati. Le immagini non appaiono mai forzate e ampollose. L'espressione è essenziale e Piana al tempo stesso. L'eloquenza di Lisia era stata definita un fascio di nervi, quella di Demostene fu paragonata a un corpo perfetto senza eccessi. Un'altra definizione sintetica fu δεινοτης che gli viene attribuita da molti autori, laδεινοτης è terribilità, ma anche abilità. Lo stile di Demostene è complesso e per quasi nulla semplice, ma non c'è quasi mai artificio, la sua potenza è spontanea. Nessun'altra raggiunse simili vette.
Si celebra la parola ogni parola corrisponde a un pensiero.

Eschine rifiugiatosi a Rodi dopo la dura sconfitta nel processo per la corona apri una scuola di eloquenza e lì era solito proporre ai suoi allievi proprio i discorsi "per la corona di Demostene è in difesa di Eschine".

Cicerone scrisse un breve testo di teoria della retorica intitolato "de optimo genere oratorum " che era l'introduzione di " contro Ctesifonte" e di "per " rispettivamente di Eschine e Demostene. L'eloquenza di Demostene era considerata il massimo es a cui dovesse guardare un oratore. Quintiliano paragonando Demostene a Cicerone tentava di dimostrare implicitamente la superiorità di Demostene definendolo "ex ipsa et norma dicendi".

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