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Callimaco
Callimaco era di origine nobile e nacque nell’antica colonia di Cirene, sotto l'influenza dei Tolomei vicini del regno di Egitto, per questo Callimaco già in giovane età si trova ad Alessandria (capitale del regno d’Egitto).Egli venne ben presto introdotto a corte in qualità di giovane paggio (come accadeva di norma ai discendenti delle famiglie nobili).
Quando nel 283 divenne re Tolomeo II Filadelfo, Callimaco entrò nell'entourage del principe e si distinse nell’ambiente della biblioteca.
La sua posizione presso i Tolomei crebbe sempre più d’importanza e divenne poeta di corte dei re alessandrini.
Callimaco fu uno dei poeti più letti e celebrati quindi è sorprendente la scomparsa quasi completa della sua produzione
Le composizioni di Callimaco ci sono giunte per via indiretta tramite frammenti papiracei o di tradizione indiretta.
Accanto alle opere maggiori compose carmi d’occasione.
Coesistono in lui la figura del poeta professionista che compone per una committenza e quella del letterato erudito, scrive per poesia destinata a divulgazione libresca.
Gli Aitia: cause
Raccolta di elogi in 4 libri (nella prima edizione erano 2) a cui lavorò per molti anni. Rappresentò un punto di riferimento per il pubblico dotto dell’antichità, ma nonostante la loro fama furono persi.Il tracciato dell’opera è ricavabile da frammenti papiracei e riassunti in prosa.
È introdotta da un prologo.
Topos sogno poetico. Modello: Esiodo; sarà ripreso dai futuri poeti. Nella prima edizione, Callimaco incontrava le Muse a cui faceva domande sugli usi insoliti dei popoli; nella seconda edizione il topos del sogno rimane.
La cornice è debole, in realtà i singoli testi sono autonomi e destinati a sviluppare un argomento per spiegare abitudini insolite, così da attirare l’attenzione del pubblico ristretto e colto di lettori a cui si rivolgeva.
Poesia eziologica: spiega, tramite i miti, la causa di abitudini religiose o tradizionali del quotidiano.
Stile
Alto - erudito - preciso - raffinato, sebbene freddo.Sono la prima manifestazione dell’opera re di un poeta doctus capace di tradurre le sue letture in versi impeccabili e raffinati sebbene freddi.
Questo opera costituisce la prima manifestazione dell’arte per l’arte in cui l'operare del poeta è svincolato - Estetismo.
I Giambi
Nell’edizione complessiva delle opere di Callimaco gli Aitia erano seguiti dai Giambi, una raccolta di 13 composizioni in dialetto ionico letterario a imitare i giambografi arcaici. I suoi antichi modelli utilizzavano il giambo come strumento per eccellenza della poesia del biasimo fatta di contenuti aggressivi violenti nel contesto specialmente del simposio e dunque destinati alla recitazione.I giambi callimachei sono invece concepiti per la divulgazione scritta e assumono carattere genericamente moralistico.
Caratteristica di queste composizioni è soprattutto la varietà sia di modifica delle tipologie metriche si trovano temi di contenuti etici e polemiche letterarie
Si fa ampio ricorso alla fiaba o un’allegoria entrambi elementi già presenti nella giambografia precedente e non mancano riferimenti a miti e costumi rari
Queste composizioni manifestano l’erudizione (la capacità di delineare scene e personaggi nella loro quotidianità, l’uso di parole rare dietro l’ingannevole semplicità del verso, il fine tessuto allusivo del testo)