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Bacchilide di Ceo
Bacchilide nacque nell’isola di Ceo da una sorella di Simonide e come lo zio viaggiò molto cantando in varie città ospite di signori. Pare fosse anche entrato in competizione con Pindaro con il quale fu spesso messo a confronto e nei confronti del quale, fu anche ingiustamente svalutatato, in quanto il poeta di Cinocefale era indubbiamente più bravo e prestante. La produzione di Bacchilide, per quanto varia, è andata in buona parte perduta, solo il ritrovamento in Egitto, su rotoli di papiro epinici e ditirambi ci hanno fornito qualche dignitoso frammento. La struttura degli epinici è simile a quella degli epinici pindarici, senza varianti dello schema composto da attualità, gnome, etc. Tra questi epinici, il più noto è il terzo: Vittoria della Quadriga di Gerone. I ditirambi invece sono molto singolari in quanto pur dovendo essere come di norma in onore di Bacco non v’era nessun riferimento al dio del vino e al suo culto.

Lirici Corali minori
Laso di Ermione: frequentò la corte di Ipparco ad Atene e fu maestro di Pindaro, c’è chi lo annovera tra i Sette Saggi al posto di Pittaco. Pare sia stato l’inventore del ditirambo ciclico.
Corinna: di famiglia aristocratica, fu anch’ella insegnante di Pindaro e pare avesse riportato 5 vittorie gareggiando col poeta. I suoi carmi furono raccolti in cinque libri dove si raccontavano miti locali di tradizione beota.
Telesilla: nacque ad Argo e si dice che per difendere la sua città, si fosse messa a capo di in esercito di donne e avendo una sorte simile a quella di Pindaro, riuscì a vincere, infiammando l’animo delle sue compagne con i suoi carmi. Ci è rimasto poco delle sue opere, solo parteni e inni mitologici. Il suo nome deriva da un tipo di verso.
Prasilla: compose inni, ditirambi e carmi simposiaci. Anche Prasilla ci ha lasciato ditirambi che nulla hanno a che vedere con Bacco e anche il suo nome, è legato ad un verso: il Prasilleo.

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