Lisistrata
E' un'opera con cui Aristotele ritorna nel mondo della polis per celebrare la fine del conflitto tra Atene e Sparta. Gli uomini non accettano un accordo di pace e Aristofane affida alle donne l'iniziativa di riportare la pace.la protagonista è Lisistrata (colei che scioglie l'esercito), che convoca le donne spartane sofferenti per i mariti in guerra, a capo di Lampitò (splendete) per sottolineare la superiorità delle donne spartane sulle ateniese. Lampitò e Lisistrata raggiungono un accordo tanto le une quanto le atre proclameranno uno sciopero sessuale per impiegare i mariti a più miti consigli. È un ricatto molto astuto. Le ateniesi comunque non si limiteranno a questo sciopero, ma quelle che sono troppo anziane per poter mettere in opera un simile ricatto occuperanno l'acropoli, proprio l'edificio in cui si trova il tesoro. Infatti il coro è diviso in due parti: le donne più giovani e quelle più anziani.
Nell'agone della commedia Lisistrata fronteggia con successo un commissario inviato per ridurre le donne all'obbedienza. Dopo di che ella ferma alcune sue compagne che cercano di soccombere gli istinti sessuali. Arrivano 3 personaggi maschili: un marito, un Magistrato ateniese è un araldo spartano e sono tormentati dalle brande sessuali insoddisfatte. Il culto dell'osceno aristofaneo tocca il culmine. L'oscenità non è mai fine a se stessa. Infine Lisistrata riesce nel proprio intento, gli ateniesi e gli spartani resi solidali dalla loro comune disgrazia accettano la riconciliazione e finalmente sia gli uomini, sia le donne posso ritornare a casa nel loro corteo. Qui abbiamo un'ennesima dimostrazione del realismo linguistico della commedia. Questo realismo linguistico non è possibile nella tragedia.
Aristofane trova ancora il coraggio di sperare in una qualche soluzione che porti alla composizione di quel conflitto annoso è deleterio per tutta la Grecia. La commedia testimonia il suo profondo impegno politico, che nonostante tutte le delusioni non è venuto meno.