Concetti Chiave
- Émile Zola, noto per la sua lettera "J’accuse!", difende il capitaine Dreyfus, accusato ingiustamente di tradimento.
- Zola denuncia l’errore giudiziario dell'armée, evidenziando l'antisemitismo e coprendo il vero colpevole.
- Zola, figlio di un ingegnere italiano, cresce ad Aix-en-Provence e affronta difficoltà economiche e fallimenti accademici.
- Diventa giornalista e difende artisti come Manet, utilizzando il giornalismo come piattaforma per le sue idee e romanzi.
- Zola porta avanti parallelamente la carriera di giornalista e scrittore, pubblicando articoli e romanzi a puntate.
Émile Zola
(1840 - 1902)
J’accuse! È il titolo di una lettera indirizzata al presidente della République française pubblicata dal journal l’Aurore del 13 janvier 1898, firmata Émile Zola. Zola prende le difese del capitaine Dreyfus, accusato di trahison (tradimento), dégradé e déporté. In questa lunga lettera Zola dimostra che l’armée ha commesso un errore giudiziario volontario e ha coperto il vero colpevole condannando un innocente ebreo per antisémitisme.
Fa una lista degli “accusés” lunga e precisa.
•••• La vita
••• Il figlio di un italiano
•• Zola è figlio di un ingegnere italiano. Nasce a Parigi, ma passa tutta la sua infanzia triste per la morte di suo padre a Aix-en-Provence dove è amico del pittore Cézanne. Nel 1858 segue sua madre a Parigi. Vive una crisi economica e fallisce al diploma (baccalauréat). Fa leggere al direttore di una libreria qualche suo verso e quello gli consiglia di scrivere in prosa e lui gli fa pubblicità (1862 - 1866).
••• Il giornalista
•• Si consacra al giornalismo e non lo abbandona più. Scrive articoli letterari, difende con entusiasmo il pittore Manet, uno dei primi impressionisti, in un documento intitolato Mes Haines (1866). Il giornalismo è per lui una fonte di reddito (revenus), un posto per le sue idee e per i suoi romanzi pubblicati a puntate (romans en feuilleton). Infatti Zola porta avanti in parallelo sia la sua attività di giornalista, sia quella di scrittore.