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La “Querelle”
Alla fine del XVII, nel mondo letterario, secolo si ha una polemica fra i sostenitori dell’Antichità come unico modello possibile e coloro che sono del parere che le opere prodotte sotto il regno del Re Sole, sono nettamente superiori. Questa polemica prende il nome di Querelle des Ancien et des Modernes, segna la fine del secolo del Grand Siècle e annuncia il secolo dei Lumi. A favore dei moderni erano Perrault e Fontenelle, mentre Racine e Boileau appoggiavano gli Antichi. Da ora in poi, il gusto e lo spirito letterario sarà incentrato non sulla nozione della verità e della bellezza, ma su quella dell’utile.Caratteri generali del secolo
Quasi tutti gli scrittori di questo secolo, dopo aver abbandonato le corti, cominciano a riunirsi in appositi “Salons” (o circoli letterari) e con le loro opere intendono riformare la società e, fiduciosi nel progresso e nella ragione, essi scrivono per fini più o meno pratici. Di conseguenza le opere più originali del Settecento sono quelle che trattano tematiche scientifiche, giuridiche, storiche e quelle che hanno per oggetto la polemica sociale. Le classi più elevate ignorano la religione e in quelle intellettuali diventano oggetto di polemica. Verso la fine del secolo – 1789 – scoppia la Rivoluzione francese, ma dal punto di vista culturale e morale era già scoppiata molti anni prima.In un clima letterario simile, non c’è spazio per la lirica perché gli scritti devono servire a qualcosa. Tuttavia, viene data importanza al sentimento per la natura e ad una certa grazia bucolica. I nomi dei poeti del Settecento sono dimenticati ad eccezione di Voltaire che, però, si è distinti per opere di carattere satirico, didattico o epico. L’unico poeta di valore è André Chenier che però morirà ghigliottinato (= per la Rivoluzione e lo spirito illuminista non c’era posto per la poesia). La sua sensibilità anticipa il Romanticismo.
Montesquieu
Uno dei massimi esponenti del nuovo spirito illuminista e Charles Sécondat, baron de Montesquieu La sua satira delle istituzioni (cfr. Lettres persanes) che si alterna da principi morali e religiosi hanno influenzato tutto il secolo, incoraggiando lo scetticismo e il materialismo.Come storico, nel 1744, pubblica le Considérations sur les causes de la grandeur et de la décadence de Romains
Nel 1748, vede la luce l’Esprit des lois, dove viene affermato il moderno principio della divisione dei poteri (
Voltaire
Lo spirito rivoluzionario di Voltaire, affonda le sue radici nel pensiero di Montesquieu.Nonostante egli abbia viaggiato molto ed abbia vissuto in diverse corti europee, soprattutto quella di Federico II di Prussia, Voltaire non ha mai cessato di scrivere satire politiche, di dedicarsi al teatro o di interessarsi concretamente ai problemi e ai fatti più significativi del suo tempo (cfr. Lettre sur la tolérance)
Egli ha coltivato tutti i generi letterari: la tragedia (cfr. Zadig), la storia, il romanzo e la novella (Cfr. Candide, Zadig, Micromégas), la critica (contro la religione soprattutto), l’epica (cfr. La Henriade), la lirica e soprattutto la filosofia.
L’Encyclopédie
Ad accrescere la diffusione delle nuove idee illuministe ed il ruolo della ragione che tutto illumina, contribuisce l’Encyclopédie a cui collaborarono i più grandi scrittori e pensatori: D’Alembert, Diderot, Montesquieu, Voltaire, Rousseau, Condillac e tanti altri. L’opera che spiega fatti, idee e concetti alla luce delle nuove teorie, portò notevoli benefici alla conoscenza scientificaJean-Jacques Rousseau
Nelle sue opere egli sostiene la necessità di un ritorno dell’uomo allo stato di natura (cfr. Mito del buon selvaggio) e, pertanto, egli riconosce la N atura come l’unica divinità a cui obbedire. Le opere pedagogiche sono Julie ou la Nouvelle Héloise e l’Emile in cui esprime il concetto di educazione negativa: il precettore non deve agire direttamente impartendo insegnamenti, ma starsene in disparte, eliminando, se necessario, gli eventuali ostacoli, creando così un ambiente tale il bambino possa imparare per esperienza diretta.Nell’opera “Confessions” e soprattutto nelle Rêveries d’un promeneur solitaire, egli lascia un ampio spazio al sentimento e per questo scritto, i Romantici guarderanno a Rousseau come un precursore della loro sensibilità
Denis Diderot
Diderot ha scritto:• dei romanzi (Jacques le fataliste, La religieuse)
• alcune opere satiriche (Le neveu de Rameau)
• dei drammi (Le fils naturel, Le père de famille).
Nelle sue opere è sempre presente il gusto del paradosso, un’analisi molto acuta e delle idee espresse in uno stile elegante.
Importante è anche la Correspondance in cui manifesta il suo atteggiamento critico a cui dobbiamo importanti scoperte nel campo della pittura, del teatro e della musica.
Egli conferisce un’enorme importanza alla ragione ed afferma che la ragione per il filosofo corrisponde a ciò che la grazia è per un cristiano. Non dobbiamo credere che i principi esistano di per se stessi. I principi sono frutto delle ricerche che li hanno prodotti e ad essi il filosofo è giunto indagandone sempre le origini. Questo è un concetto che sta alle basi di ogni conoscenza scientifica, anche moderna.
Bernardin de Saint-Pierre
Nel 1787, viene pubblicata l’opera Paul et Virginie di Bernardin de Saint-Pierre che per primo introduce la nota esotica nella letteratura francese e prende come punto di partenza l’abbandono alla natura, già previsto da Voltaire e soprattutto da Rousseau. Il romanzo contiene molti spunti che i Romantici riconosceranno come propri.Choderlos de Laclos Il suo nome è legato a Les liaisons dangereuses che tratta dei legami tra spirito di verità ve satira di costume a cui si abbandonano i giovani della nobiltà francese, con la complicità di alcune prostitute di alto bordo,. Per lungo tempo, il romanzo è stato considerato soltanto come un semplice passatempo; in realtà, esso ci fornisce una fedele rappresentazione di un’epoca che qualche anno dopo la Rivoluzione francese cancellerà del tutto.
Un posto non indifferente nella letteratura francese del Settecento occupa anche Marivaux e Le Sage.
Pierre de Marivaux
Lo scrittore è autore di molte commedie di successo, come Le jeu de l’amour et du hasard, in cui eccelle la raffinatezza psicologica quando i personaggi cercano di mascherare i propri sentimenti per capire se il loro amore è corrisposto. Si tratta di un gioco psicologico molto raffinato, fatto di reticenze, sottintesi di cose dette e non dette e di malintesi. Anche lo stile è molto ricercato e Voltaire gli attribuì il nome di “marivaudage”.Pierre-Augustin Caron de Beaumarchais
Le Barbier de Séville e Le mariage de Figaro costituiscono delle opere-chiavi per capire lo spirito del tempo e la tendenza riformatrice della società sia prima che durante la Rivoluzione e contemporaneamente segnano il trionfo della commedia d’intrigo.Le Barbier de Séville riprende un tema classico della commedia italiana e molte situazioni sono prese in prestito a Molière e a Scarron
Le mariage de Figaro è il seguito del Barbier de Sèville: il protagonista è lo stesso ed esso rappresenta una satira violenta contro l’Ancien Règime poiché viene data la parola al Terzo Stato e perfino alla classe popolare.