giosamma01
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Concetti Chiave

  • La narrazione esplora il tema della memoria involontaria attraverso il simbolismo del tè e della madeleine, che fanno rivivere spontaneamente ricordi passati.
  • L'episodio della madeleine è emblematico nella letteratura del Novecento, rappresentando il ricordo che riaffiora senza sforzo cosciente.
  • Il dolcetto di mandorla, con la sua forma di conchiglia, collega il ricordo alla tradizione europea di viaggi e pellegrinaggi, simboleggiando rivelazioni interiori.
  • Proust ha riscritto e studiato meticolosamente questo brano, considerandolo fondamentale per la struttura narrativa e ideologica del romanzo.
  • Il testo trasforma gesti quotidiani e oggetti banali in elementi carichi di significato, combinando un lessico domestico con una terminologia filosofica.

Indice

  1. Marcel Proust - Alla ricerca del tempo perduto
  2. Altri aspetti

Marcel Proust - Alla ricerca del tempo perduto

Il brano può essere suddiviso in più sequenze. Nella prima, il narratore constata tristemente che forse i ricordi a cui era tanto legato sono perduti. Quindi formula un'ipotesi, che produce una segreta speranza: avranno ragione le leggende celtiche, quando sostengono che le anime dei defunti (come per Marcel le memorie del passato) sono chiuse per magia in qualcosa che le conserva - un oggetto, per esempio e solo se si trova quell'oggetto, o vi si passa accanto, quelle anime possono tornare a vivere?
La sequenza successiva parrebbe dar ragione a quelle tradizioni antiche.
Il tè e la madeleine probabilmente sono tali oggetti magici, perché grazie a loro il passato rivive di colpo (nella terza parte del brano). Marcel a questo punto riflette su ciò che sta avvenendo; vorrebbe ripetere l'esperimento ma l'incanto tende a svanire rivelandogli così che il meccanismo è inconscio e non può essere riprodotto volontariamente: è questo il segreto della memoria che l'autore della Ricerca si sforza di scoprire lungo tutto l'arco della sua grande opera.
L'episodio della madeleine, uno dei momenti emblematici nella Ricerca, è diventato (in letteratura ma più ampiamente nella cultura del Novecento) il simbolo stesso del ricordo che riaffiora in modo spontaneo, senza intermediazioni della memoria cosciente.

Altri aspetti

L'oggetto che provoca una vera e propria rivoluzione interiore sembra molto banale: un dolcetto soffice, che profuma di mandorla (ancora oggi prodotto in Francia e anche in Italia). Proust offre però al suo lettore un'indicazione essenziale: parrebbe aver avuto come stampo la valva scanalata di una conchiglia (rr. 41-42). Nella cultura europea, dal Medioevo in poi, la conchiglia ha infatti un significato particolare: raccolta sulle spiagge di paesi lontani, veniva portata in patria (anche cucita sugli abiti) soprattutto da due tipi di viaggiatori, i crociati e i pellegrini. I primi avevano raccolto le conchiglie in Terra Santa, i secondi nei luoghi di culto che avevano raggiunto, come per esempio il santuario di Santiago di Compostela. Qual è allora il legame fra la madeleine e la conchiglia? Così come il pellegrinaggio o la partecipazione a una crociata promettevano la salvezza dell'anima, allo stesso modo anche Marcel, gustando quel dolce a forma di conchiglia, ottiene una sorta di rivelazione.
Questo è uno dei brani su cui Proust ha lavorato più a lungo: nei suoi quaderni di appunti a volte se ne contano almeno sette riscritture. Anche la sua collocazione nell'architettura del volume è stata studiata accuratamente e valutata con grande attenzione, perché l'autore è consapevole della sua importanza. Il risultato è un elemento portante di tutta la costruzione ideologica e narrativa del romanzo, in cui si nota quello che ha messo in luce il critico Leo Spitzer: la struttura narrativa del brano è disseminata di elementi ritardanti volti a creare una sorta di suspense, che si scioglie solo nel finale, quando il passato sembra tornato. Una caratteristica determinante del brano, che risulterà poi tipica dell'intera opera, è l'attenzione per l'episodio in apparenza insignificante, che diventa "prodigioso"; anzi, per meglio dire, il prodigio si scatena proprio da un gesto tra i più semplici e banali. Così i dolci tozzi e pienotti (r. 40) possono diventare oggetti carichi di poteri nascosti; il tè o l'infuso di tiglio appaiono come filtri magici. Il lessico ordinario, umile, della vita domestica (cucchiaino, briciole, pezzetto di dolce, vassoi di pasticcieri, conchiglia di pasta) si unisce cosi a una terminologia mistico-filosofica (memoria dell'intelligenza, incanto, essenza preziosa, immenso edificio del ricordo).

Domande da interrogazione

  1. Qual è il significato simbolico dell'episodio della madeleine in "Alla ricerca del tempo perduto"?
  2. L'episodio della madeleine simboleggia il ricordo che riaffiora spontaneamente, senza l'intermediazione della memoria cosciente, diventando un emblema culturale del Novecento.

  3. Come Marcel Proust descrive il meccanismo della memoria nel suo romanzo?
  4. Proust descrive il meccanismo della memoria come inconscio e non riproducibile volontariamente, un segreto che cerca di scoprire lungo tutta la sua opera.

  5. Qual è il legame tra la madeleine e la conchiglia nella cultura europea?
  6. La madeleine, a forma di conchiglia, è legata simbolicamente ai pellegrinaggi e alle crociate, promettendo una sorta di rivelazione spirituale simile alla salvezza dell'anima.

  7. Quali elementi narrativi utilizza Proust per creare suspense nel brano?
  8. Proust utilizza elementi ritardanti nella struttura narrativa per creare suspense, che si risolve solo nel finale quando il passato sembra tornare.

  9. In che modo Proust trasforma episodi apparentemente insignificanti in eventi prodigiosi?
  10. Proust trasforma episodi insignificanti in eventi prodigiosi attraverso gesti semplici e banali, come gustare un dolce, che rivelano poteri nascosti e significati profondi.

Domande e risposte