Poemi e romanzi francesi

Poemi e romanzi francesi

I testi letterari finalizzati al piacere di leggere nacquero in Francia, fine XI secolo e tutto il XII. In Francia circolarono libri nelle scuole, nelle corti signorili (attiravano poeti e intellettuali), nelle piazze con i giullari (recitavano i misteri e storie di cavalieri). Si fermò una visione del mondo legato più all’aspetto laico e meno a quello religioso. Sor4sero i primi testi letterari d’arte (finalizzate al piacere di leggere e narrare). Utilizzavano il volgare d’oil e quello d’oc. Nacquero i poemi epici del ciclo carolingio, i romanzi del ciclo arturiano e la lirica trobadorica.
Il primo genere a svilupparsi fu quello dell’epoca carolingia (1080-90) con la Chanson de Roland (poema epico in versi in lingua d’oil). Il protagonista è Roland (Orlando), paladino di Carlo Magno->778. I fatti narrati risalgono a 300 anni prima e a causa di questo la leggenda popolare aveva mutato gli aggressori boschi in un esercito saraceno e il sacrificio di Orlando era diventato il martirio di un cristiano da parte dei musulmani. Dopo 300 anni i contenuti vennero rielaborati nella Chanson de Roland (versi decasillabi). Nell’ultimo verso viene riportato il nome del possibile autore Tunaldo. Questo poema originò la tradizione delle chansons de geste, poemi del ciclo carolingio che narrano le imprese di Carlo Magno e del suo esercito contro i saraceni. Poi c’è la Chanson de Guillame (1100- Guglielmo d’Orange-feudatario del sud) e Paul de Cambrai (vassallo ribelle a Carlo). Un veicolo di diffusione furono i luoghi sacri e le vie di pellegrinaggio.

Accanto al genere epico nasceva il romanzo (all’inizio significava ogni testo scritto in lingua volgare) che racchiudeva testi molto diversi tra loro: poema carolingio, Romanzo di Renart (favole) poema allegorico come il Romanzo della rosa. Il termine romanzo comprendeva anche le narrazioni d’amore ispirate alle opere di Aidio, i racconti su Alessandro Magno e le storie su Roma e Troia. Con il passare del tempo il termine romanzo si riferì ai racconti sui cavalieri medievali (Re Artù e i cavalieri della tavola rotonda). I primi romanzi importanti furono: Romanzo di Bruto (1155), Romanzo di Tristano (1170) e Tristano (1175). Il maggior poeta arturiano fu Chrétien de Troyes (1160-1190 nelle corti di Champagne e Fiandra), con i suoi cinque romanzi diede vita al ciclo arturiano. L’ambientazione è esotica tra maghi, fate, foreste incantate e missioni in paesi lontani. Viene ridimensionata l’ideologia religiosa e guerresca. La tematica più importante è quella amorosa e c’è anche il fatto che i cavalieri si allontanavano da corte per vagare alla ventura e dimostrare il proprio valore a se stessi e alla dama (ricerca del Santo Graal). Nel 1250 l’epica carolingia e il romanzo cavalleresco cortese si fusero e nacquero nel corso del 1200: Romanzo di Palamede, Lancelot-Graal e Tristano in prosa.