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competenze green e digitali

Ecosostenibilità e digitalizzazione saranno le parole chiave del prossimo futuro per quanto riguarda il mercato del lavoro italiano. In occasione della trentesima edizione di “Job&Orienta” - il salone dell’orientamento per la scuola, la formazione e il lavoro 2021 - Unioncamere, tramite il Sistema Informativo Excelsior, ha presentato le previsioni, del prossimo quinquennio, per il mercato del lavoro.

Le stime del bollettino Excelsior parlano chiaro: entro il 2025, 6 lavoratori su 10 dovranno avere competenze green o digitali. E, nei prossimi cinque anni, il mercato del lavoro avrà bisogno di almeno 2,2 milioni di nuovi lavoratori in grado di gestire soluzioni e sviluppare strategie ecosostenibili e di 2 milioni di lavoratori in grado di saper utilizzare il digitale. In quest'ottica, grazie alle misure previste nel PNRR, a partire dal 2022 verrà dato un ulteriore incentivo in questa direzione al mercato del lavoro.

Tecnici e ingegneri per il green: analisti e progettisti per la digitalizzazione

E, come emerge dalle informazioni Excelsior sul IV trimestre, già nell’ultima parte del 2021, le imprese hanno intrapreso la caccia alle competenze per il green e il digitale per rilanciare la produzione. Ma quali sono i profili professionali che le imprese cercano? Per quanto concerne le competenze green, i profili legati all’edilizia e alla riqualificazione abitativa, come tecnici, ingegneri civili e installatori di impianti, sono tra i più ricercati; non solo, la conversione green avrà bisogno anche di ingegneri elettronici e delle telecomunicazioni, di tecnici (e gestori) di reti e sistemi telematici e tecnici chimici. Le competenze digitali sono state richieste invece prevalentemente ai profili professionali ICT, quali analisti e progettisti di software, progettisti e amministratori di sistemi ma anche a ingegneri energetici e meccanici e a disegnatori industriali.

I diplomi ricercati dalle aziende nel green e nel digitale

Nella ricerca, le aziende sono concentrate sui percorsi formativi STEM, con particolare focus verso le diverse lauree in ingegneria, che accomunano le due grandi transizioni. Invece, tra gli indirizzi di scuola secondaria superiore che offrono la possibilità di acquisire competenze green, emergono il diploma di tecnico superiore (ITS) in tecnologie innovative per i beni e le attività culturali, il diploma secondario in produzione e manutenzione industriale e la qualifica professionale nell’ambito agricoltura. Mentre sul versante delle competenze digitali sono tra i più richiesti il diploma di tecnico superiore (ITS) in tecnologie della informazione e della comunicazione, il diploma secondario in informatica e telecomunicazioni e la qualifica professionale nell’ambito elettronico.

Dalla transizione green nasceranno nuove figure professionali, e altre dovranno “reinventarsi”

Il mercato del lavoro sarà investito, nei prossimi cinque anni, da una riqualificazione basata sulla sostenibilità e sull’adozione di tecnologie digitali. E la spinta verso la transizione verde, in particolare, farà emergere, la necessità di specifiche professioni green in alcuni settori come il progettista in edilizia sostenibile e gli operai specializzati nell’efficientamento energetico nelle costruzioni; e ancora, lo specialista in domotica e il progettista meccanico per la mobilità elettrica tra i tecnici; il certificatore di prodotti biologici nell’agroalimentare. Un fenomeno che sta prendendo sempre più piede espandendosi in tutti i settori produttivi; ad esempio, per i cuochi saranno sempre più importanti le competenze legate alla ecosostenibilità, come l’attenzione alla riduzione degli sprechi, all’uso efficiente delle risorse alimentari e all’impiego di produzioni di qualità e legate al territorio.

La sfida della digitalizzazione: accrescere le competenze informatiche della popolazione

Ma altrettanto ricercate saranno le competenze digitali, considerate una competenza di base per la maggior parte dei lavoratori, e degli studenti. Infatti, queste saranno rilevanti oltre che per i tecnici informatici, telematici e delle telecomunicazioni, specialisti in scienze matematiche, informatiche, chimiche e fisiche, anche per professori, specialisti in scienze sociali, impiegati addetti alla segreteria e addetti alla contabilità. Già da tempo ormai la digitalizzazione ha investito le attività produttive (smart working, commercio on line, digitalizzazione delle procedure in molti servizi alle imprese e alle persone) e la sfida del prossimo quinquennio si fonderà sull’innalzamento delle competenze digitali sia dei lavoratori, ma anche di un’ampia fascia della popolazione, con particolare riferimento agli studenti e ai docenti di tutte le scuole di ogni ordine e grado.