GreMo80
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colloquio di lavoro

Di solito, quando si parla di meritocrazia, la associamo negativamente al nostro Paese. Quante volte sentiamo dire: “Il problema è che non premiamo il merito”, “I giovani se ne vanno dall’Italia perché non riconosce la meritocrazia”, “Da noi non si diventa leader in base al merito”.

Perché? Indubbiamente il nostro contesto sociale è scettico sulle capacità di valorizzare chi è più bravo. Prendendo ad esempio una delle ricerche “scientifiche” disponibili online, il Report Meritometro del Forum della Meritocrazia, colloca l’Italia impietosamente all’ultimo posto in Europa.

Secondo questo studio i problemi sono da ricercare nella mancanza di regole trasparenti, nella scarsa capacità di attrarre talenti, nell’inefficacia del sistema educativo.

Indice

  1. E’ tutto da buttare?
    1. Performance management
    2. Assessment
  2. L’importanza del feedback

E’ tutto da buttare?

Data questa situazione possiamo rassegnarci, sul lavoro, a fare il meno possibile “tanto fare bene non serve a niente”? Non direi proprio: al di fuori dell’analisi sociale e calandoci nei singoli contesti lavorativi, premiare il merito è una buona prassi di molte aziende, anche in Italia. 

Del resto è nel loro stesso interesse: se hai persone che funzionano ed hanno talento, sarai portato a farle crescere e dare loro maggiori responsabilità. E’ il mercato bellezza…e la competizione non fa sconti.

Solitamente le migliori aziende hanno sistemi per valutare periodicamente le proprie persone. I due più conosciuti sono il performance management e l’assessment.

  • Performance management

È come avere una pagella dal Prof (ovviamente semplificando alla radice l’analogia): ogni anno il tuo capo ti assegna degli obiettivi e, dopo un certo periodo, ti valuta dandoti voti e commentando che cosa è andato bene e cosa invece puoi migliorare

  • Assessment

Hai presente Squid Game? No ok, il paragone è un po’ forte…però possiamo considerarlo come un “gioco” che simula vere situazioni lavorative osservate da valutatori (consulenti specializzati, spesso esterni all’azienda). Al termine della simulazione viene compilato un report dove si evidenziano i punti di forza e quelli più critici del tuo comportamento

L’importanza del feedback

I risultati di queste valutazioni sono utilizzati dalle aziende per prendere decisioni sui percorsi di crescita o sull’attribuzione di aumenti o ricompense. Forniscono un quadro di sintesi utile per fare confronti e costruire futuri leader.

Ma il vero valore di questi strumenti è il feedback, ovvero le risposte che vengono restituite alla persona su come è stata valutata. Un feedback chiaro e ben costruito, ti consente di essere consapevole delle tue qualità e, soprattutto, di scoprire cosa puoi migliorare e come puoi lavorarci per farlo.

Nella mia esperienza, anche di valutatore, è indubbio che spesso il riconoscimento del merito venga messo a dura prova. Relazioni, esperienze, compromessi…non esiste mai un quadro chiaro ed oggettivo che guidi una decisione.

E soprattutto che metta tutti d’accordo. Esistono però gli strumenti per spiegare alle persone dove possono migliorare ed il mio consiglio è di usarli per concentrarsi sul “merito” di se stessi, lavorando senza vedere nei risultati degli altri un alibi per arrendersi o sedersi.

 

Gregorio Moretti
Sono nato nel 1980, laureato in Teorie della Comunicazione, da oltre 20 anni mi occupo di persone nelle aziende

Data pubblicazione 21 Febbraio 2025, Ore 9:00
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