
Lavorare il legno fa pensare subito al lavoro dell’artigiano, una professione quindi giudicata da molti ‘superata’ o comunque non richiesta dal mondo del lavoro. Nulla di più sbagliato. Secondo, infatti, un’indagine Excelsior, le aziende di questo settore nei prossimi 5 anni metteranno a disposizione circa 4.700 posti di lavoro. A ricoprire una parte di questi posti i 120 ragazzi che frequentano il Polo formativo Legno Arredo, voluto fra gli altri da Federlegno, che si trova Lentate sul Seveso, nel cuore della Brianza. Proprio sui ragazzi che frequentano l’ITS per il Legno-Arredo, il cui vero nome è Istituto tecnico superiore per lo sviluppo del sistema casa nel made in Italy Rosario Messina, e su una loro creazione si focalizza la puntata di ‘Verso il futuro e oltre – La scuola che prepara al lavoro di domani’ in onda su Radio 24, realizzata in collaborazione con Skuola.net.
L’artigianato, un mestiere che si adegua ai tempi moderni
Se in questi giorni vi capitasse di passare al Salone del Mobile a Milano, al Salone Satellite, che ospita idee di giovani designer di tutto il mondo, vi potrebbe capitare di vedere un vassoio per il caffè in legno molto elegante, concepito per valorizzare la Moka Bialetti (ma c'è anche la variante per le cialde).
Si tratta del prodotto realizzato dagli studenti dell'ITS per il Legno-Arredo. Un percorso (come tutti gli ITS) di due anni post diploma che insieme al percorso professionale (quindi in questo caso post terza media), costituisce il Polo formativo Legno Arredo. Un lavoro, quello sul legno, che ha radici nel passato ma proiettato nel futuro, come racconta Angelo Candiani, direttore generale del Polo: “Quando siamo partiti abbiamo raccolto le esigenze delle aziende, la prima necessità è avere una certa dimestichezza col processo e il prodotto (conoscenza materiali). C’è poi l’esigenza forte di avere operatori di marketing internazionale, l’arredo è un prodotto che caratterizza fortemente il made in Italy, il mercato è il mondo”. In questa ottica, anche gli artigiani devono essere al passo con i tempi “Bisogna mantenere uno stile artigiano – sottolinea Candiani – ma adottare un concetto di prodotto industriale”.