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Cosa fare con il diploma CAT o AFM? Lo racconta l’esperto di 'grandi opere' articolo

Finita la scuola, iniziano le domande difficili. Tipo: che ci faccio adesso con un diploma da geometra o da ragioniere? Chi ha scelto un indirizzo tecnico o economico come CAT (Costruzioni, Ambiente e Territorio) o AFM (Amministrazione, Finanza e Marketing) si trova spesso davanti a un bivio: entrare subito nel mondo del lavoro o continuare a studiare?

Per rispondere a questa domanda, nella nuova puntata di Like a Pro(f) – il format di Skuola.net che porta gli esperti del mondo del lavoro (e non solo) tra i banchi virtuali – abbiamo chiamato Mario Basile, Human Capital & Organization Manager di Amplia Infrastructures.

Un professionista che conosce bene l’ambiente delle grandi opere, ma anche le potenzialità dei diplomi tecnici, visto che anche lui è partito da lì: “Mi sono diplomato geometra, poi ho fatto Scienze politiche. Dovevo andare a sinistra, sono andato a destra… alla fine forse sono finito al centro”. 

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🎓 “E mo’ che faccio con un diploma da geometra o da ragioniere?” Questa domanda spesso assilla molti studenti che hanno appena terminato le superiori, ma in realtà questo diploma può aprire davvero molte porte e portoni. A noi l'ha spiegato Mario Basile, Human Capital & Organization Manager di Amplia Infrastructures, che ha iniziato proprio dal CAT prima di esplorare nuovi percorsi formativi fino ad arrivare alle scienze politiche e poi a diventare la figura apicale nella gestione del personale di una importante società del Gruppo Autostrade per l'Italia. I diplomati CAT e AFM possono svolgere importanti professioni come i planner, cost control e tecnici di cantiere. Professioni che oggi garantiscono un lavoro e consentono, in ottica futura, anche di studiare mentre si lavora e di avviarsi verso una carriera di sicura soddisfazione.

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Indice

  1. Infrastrutture cercasi: le figure fondamentali per la riuscita dei progetti
  2. Lavorare e continuare a studiare? Si può

Infrastrutture cercasi: le figure fondamentali per la riuscita dei progetti

Il mondo delle infrastrutture italiane ha fame di competenze tecniche. E in questo scenario, i diplomati CAT e AFM hanno molto da dire. “Ci occupiamo di prenderci cura delle autostrade e di costruirne di nuove”, racconta Basile, parlando del suo lavoro in Amplia Infrastructures. Ma dietro a ogni cantiere non ci sono solo ingegneri e operai: “Ci sono i contabili, i cost control, i planner, gli uffici tecnici di cantiere”.

Si tratta di figure fondamentali per la buona riuscita dei progetti, che spesso vengono ricoperte proprio da chi ha una formazione tecnico-economica. “Sono mestieri e professionalità valorizzanti, che ti danno una prospettiva di medio-lungo periodo. Perché – diciamocelo – le autostrade avranno sempre bisogno di cura”.

Lavorare e continuare a studiare? Si può

Uno dei falsi miti più diffusi tra gli studenti è che dopo il diploma si debba per forza scegliere se lavorare subito o iscriversi all’università. Invece, come spiega Mario Basile, una cosa non esclude l’altra: “Siamo ricchi - sottolinea - di esperienze di professionisti che hanno iniziato a lavorare come geometri o cost control e poi hanno continuato a studiare per prendere una laurea”.

Così, quella che apparentemente può sembrare una scelta definitiva, può diventare un percorso dinamico e progressivo, in cui si guadagna esperienza, si mettono da parte i primi risparmi – “che male non fanno” – e intanto si costruisce un futuro professionale ancora più solido. Un modello ibrido, perfetto per chi vuole entrare nel mondo del lavoro senza rinunciare alla crescita personale e formativa.

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