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Cosa serve per fare impresa

A volte le grandi idee nascono nei modi più impensati: in un garage, come accadde a Steve Jobs e Steve Wozniak con Apple, o davanti a una pizza, come nel caso di Mark Zuckerberg ai tempi di Facebook. Ci piacerebbe dirti che, ancora oggi, per diventare imprenditore basti un lampo di genio. Ma la verità è che fare impresa oggi è molto complicato.

Perché prima di tutto bisogna scontrarsi con la dura realtà dipinta da una recente indagine di Unioncamere: otto neo imprenditori su dieci segnalano difficoltà già nelle prime fasi di avvio dell’attività, e oltre uno su due deve fare i conti con burocrazia e procedure complesse

Nonostante questo, c’è chi non si arrende. Le start-up innovative, per esempio, sono più che raddoppiate in otto anni, passando da meno di 6.000 a oltre 12.000. Segno che, pur tra mille difficoltà, la voglia di fare impresa continua a trovare nuove strade.

E allora la domanda sorge spontanea: cosa serve davvero oggi per fare l’imprenditore? Lo abbiamo chiesto a Giuseppe Tripoli, Segretario Generale di Unioncamere, ospite della nostra rubrica TikTok Like a Pro(f)

Lo abbiamo invitato non solo perché, in quanto rappresentante dell’organizzazione che riunisce tutte le Camere di Commercio italiane, è uno dei massimi osservatori del mondo dell’impresa, ma soprattutto perché Unioncamere grazie al suo know-how ha ideato il Servizio Nuove Imprese (SNI), una piattaforma dedicata proprio a tutti  quei giovani che sognano di mettersi in gioco.

Se hai un’idea che spacca ma non sai come metterla in pratica, quindi, sei davvero nel posto giusto. Qui scoprirai come fare impresa partendo da zero e iniziare a muovere i primi passi nel mondo dell’imprenditoria!

@skuolanet

Hai mai avuto un'idea che ti entusiasmava, che ti ha fatto dire "GENIALE", ma non sapere da dove iniziare per metterla in pratica? Fare impresa oggi non significa solo avere una buona idea perché bisogna mettersi in gioco sul serio, imparare a muoversi tra burocrazia, regole complesse e rischi concreti. E noi abbiamo chiesto a Giuseppe Tripoli, Segretario Generale di Unioncamere, di aiutarci a darti una prima linea guida per avere una direzione in mezzo al caos. Il percorso di chi vuole fare impresa passa da tre elementi fondamentali: determinazione, conoscenze e capacità di leggere il mercato. Bisogna capire quali opportunità esistono, quali strumenti usare per ottenere finanziamenti e come costruire una rete di contatti che ti possa guidare. E fidati purché non è una passeggiata: i primi tentativi spesso non andranno come previsto, gli ostacoli ci saranno sempre, ma con preparazione, perseveranza e il giusto supporto possono diventare leve di crescita che porteranno le tue idee al top! E proprio per questo Unioncamere ha creato il Servizio Nuove Imprese (SNI), una piattaforma pensata per chi vuole iniziare a muovere i primi passi da imprenditore. Qui puoi informarti sulle normative, fare test di autovalutazione per capire se hai le attitudini giuste, partecipare a webinar e corsi pratici, confrontarti con esperti e trovare sportelli sul territorio pronti a supportarti passo passo. Fare impresa oggi significa non avere paura di sbagliare, imparare a gestire rischi e incertezze, e soprattutto non affrontare tutto da soli. Con il giusto orientamento e strumenti concreti, anche una prima idea può diventare un’impresa reale #imprenditore #idee #lavoro #giovani #genz #mercato

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Indice:

  1. Tanta burocrazia: la passione (da sola) non basta
  2. Il primo passo? Conoscere il terreno di gioco
  3. Imprenditori non si nasce, si diventa! Ecco 3 fattori chiave
  4. Per tutto il resto c’è il Servizio Nuove Imprese, la piattaforma per gli aspiranti imprenditori

Tanta burocrazia: la passione (da sola) non basta

“Servono grinta e determinazione, la capacità di districarsi tra le difficoltà, perché nel fare impresa le difficoltà non mancano. Sono superabili, ma bisogna avere carattere e conoscenze”: questa la ricetta per fare impresa secondo Giuseppe Tripoli

Eppure, i dati dicono che ci sono meno giovani, meno imprese giovanili e sempre più ragazzi e ragazze che scelgono il lavoro dipendente. Sembra quasi che l’idea di “mettersi in proprioaffascini meno rispetto al passato. Tra gli ostacoli che i giovani incontrano sul loro percorso, ce n’è uno che spicca su tutti: la burocrazia.

“Bisogna sapersi muovere tra le tante regole - spiega Tripoli -. Fare l’imprenditore significa rispettare molte norme: pensiamo a quelle sulla privacy, sull’ambiente, o alle numerose regole amministrative imposte dai Comuni e dagli enti pubblici.

Il primo passo? Conoscere il terreno di gioco

Oltre alle regole, però, serve anche la capacità di leggere il contesto e fare scelte consapevoli. È un delicato sistema di leve, dove ognuno deve trovare il proprio equilibrio

“Bisogna conoscere il mercato, approfondire le opportunità che offre, capire quale può essere il prodotto vincente da proporre in un determinato contesto. E poi sapersi muovere nella finanza: ottenere risorse dalle banche o, se non è possibile, da finanziarie o da soggetti che operano nel campo della finanza complementare e alternativa.”

In questo percorso, un ruolo fondamentale lo giocano proprio le Camere di Commercio, che accompagnano chi decide di intraprendere la strada dell’impresa

“Da questo punto di vista - sottolinea Tripoli - rivolgersi alle Camere di Commercio può essere un grande aiuto. Lì si viene messi in contatto con altre persone che stanno facendo lo stesso percorso, o che l’hanno già fatto e possono condividere la loro esperienza. E questo aiuta a superare la solitudine, quella sensazione di essere soli di fronte agli ostacoli, che è forse il vero ostacolo del fare impresa.”

Imprenditori non si nasce, si diventa! Ecco 3 fattori chiave

Non è necessario, infatti, partire con un’eredità imprenditoriale alle spalle. “Serve la voglia di mettersi in giocoaggiunge –. Non è necessario essere figli di imprenditori; anzi, spesso i migliori non lo sono. Sono persone che magari avevano intrapreso altri percorsi e, a un certo punto, hanno deciso di cambiare.”

L’ingrediente fondamentale? Bisogna non arrendersi. Mai. “Spesso il primo tentativo non va bene, ma non ci si deve fermare: se si ha una buona idea e si crede nel suo potenziale, bisogna riprovare o magari cambiare direzione. Essere imprenditori è anche una vocazione: è l’idea di poter fare qualcosa che serve a tutti. E per farlo, prima di tutto, bisogna essere molto determinati.”

Determinazione, conoscenze e voglia di mettersi in gioco: è da qui che parte ogni impresa. Perché, come ricorda Tripoli, “le difficoltà ci saranno sempre, ma con la giusta preparazione e il supporto delle istituzioni, nessuna idea è davvero impossibile da realizzare”.

Per tutto il resto c’è il Servizio Nuove Imprese, la piattaforma per gli aspiranti imprenditori

Hai un’idea geniale? Sappi che potrebbe aiutarti a realizzarla il Servizio Nuove Imprese (SNI), la piattaforma online promossa da Unioncamere e dalle Camere di Commercio italiane, che offre un percorso completo per chi vuole avviare una nuova impresa o capire se l’imprenditorialità è davvero la strada giusta.

Qui puoi:

  • Informarti e orientarti: scopri cosa serve davvero per mettersi in proprio, dalle normative di base alle procedure burocratiche, fino ai percorsi dedicati a categorie specifiche come le imprese femminili o sociali.

  • Fare test di autovalutazione: con strumenti come Delfi (per capire se hai le attitudini giuste da imprenditore) e Ulisse (per valutare rischi e fattibilità della tua idea).

  • Formarti: partecipa a seminari, corsi e webinar che ti insegnano a gestire il business, comunicare online o leggere un bilancio, senza dover cercare mille fonti diverse.

  • Parlare con esperti: grazie al servizio “L’esperto risponde” puoi chiedere chiarimenti su temi fiscali, legali o di gestione.

  • Trovare supporto vicino a te: le Camere di Commercio locali hanno sportelli SNI sul territorio, dove puoi prenotare un colloquio o partecipare a incontri di orientamento.

Hai un’idea che spacca?

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