GreMo80
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lavoro comunicazioneIn questo articolo non parlerò di influencer, né di like, visualizzazioni o trend topic…niente post virali o clickbait. Non lo farò anche perché chiunque leggerà questo articolo, sarà sicuramente più ferrato di me su questi temi! Vorrei parlare invece di chi la comunicazione la fa come professione…dentro le aziende. Perché tutte le imprese, minuscole, medie, giganti, devono comunicare per far sapere che esistono e quindi, per farlo, hanno bisogno di professionisti che se ne occupino. Vediamo meglio allora che cosa si nasconde dentro la parola del lavoro di oggi.

Iniziamo con una distinzione: un conto è la comunicazione aziendale ed un conto è la pubblicità. Questa seconda viene solitamente associata al marketing e potremo approfondirla in un altro articolo. La comunicazione aziendale si occupa di far conoscere l’azienda, costruirne e sostenerne l’immagine, promuoverne la cultura, creare una percezione positiva da parte di tutti gli stakeholder (si chiamano così tutti coloro che hanno a che fare con una azienda, ad esempio: clienti, dipendenti, istituzioni, fornitori, etc…). E’ un’attività così importante da impiegare, nei contesti più grandi, interi dipartimenti. Ma anche nelle realtà più piccole non è trascurata, magari svolta ricorrendo a società di consulenza specializzate.

Comunicazione: che lavoro puoi fare?

Vediamo meglio che tipo di lavoro si può svolgere lavorando nella Comunicazione Aziendale:
  • web e social – è la professione di chi gestisce i siti web ed i canali social della società (ormai tutte ne hanno uno o più di uno). L’attività prevede la creazione e pubblicazione di contenuti e post, il monitoraggio dei commenti e le eventuali repliche, la verifica degli indicatori di contatto (es: followers, visualizzazioni, impressioni, etc…) per aumentare la visibilità. E’ un lavoro che richiede buoni doti di scrittura, un po’ di creatività e tanta sensibilità per evitare “bucce di banana” che compromettano l’immagine aziendale
  • ufficio stampa – non tutto passa dai social ed i “vecchi” media hanno ancora un peso rilevante nell’opinione pubblica. Per questo tante aziende dedicano ai rapporti con la stampa professionisti qualificati che lavorano come in una vera e propria redazione. Redazione di comunicati stampa, organizzazione di conferenze stampa, monitoraggio degli articoli di interesse per l’azienda (così detta rassegna stampa). E’ un lavoro dinamico che unisce doti di scrittura e sintesi a capacità relazionali
  • brand identity – è il settore dal quale passa l’immagine aziendale. Il logo, l’identità, gli elementi visivi che rappresentano l’azienda. Non si tratta tanto di un lavoro da “creativi” (la creatività viene affidata a designer e grafici), ma di chi definisce le regole di esposizione verso l’esterno: dai colori e le forme delle grafiche, fino al tone of voice, al linguaggio ed alle parole dei testi pubblicati. Può sembrare banale, ma costruire un’identità percepita come tale richiede un lavoro meticoloso e stabile nel tempo…basta un solo elemento incoerente a mettere a rischio tutto questo!
  • Employer branding – un tempo esisteva la “comunicazione interna”, il settore dedicato alle “informazioni” per i dipendenti. Oggi tutto questo esiste ancora, ma è gestito con livelli di rilevanza e complessità molto superiori. Le aziende non possono limitarsi a trattare i dipendenti come soggetti da informare. Devono riuscire a creare il così detto “engagement”, ovvero i valori e le motivazioni che portano le persone a sentirsi parte di una comunità per la quale impegnarsi (lo affronteremo in un prossimo articolo)
  • Come formarsi per lavorare nella comunicazione

    Esiste un percorso di studi indicato per la comunicazione aziendale? Direi proprio di no. Scienze della Comunicazione, Lettere, Filosofia danno ottime basi (ancora meglio aver studiato semiotica, linguistica, retorica), ma conosco anche ingegneri ottimi comunicatori! Attenzione però: comunicare è un mestiere serio. Non basta avere una buona penna e saper parlare. Serve un mix di competenze che include analisi, capacità di ascolto, capacità di adattamento, velocità di esecuzione e pensiero critico. Facile? Non direi…ma sicuramente molto divertente!

    Gregorio Moretti
    Sono nato nel 1980, laureato in Teorie della Comunicazione, da oltre 20 anni mi occupo di persone nelle aziende

    Data pubblicazione 6 Ottobre 2023, Ore 14:56 Data aggiornamento 6 Ottobre 2023, Ore 15:07
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