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Come si diventa deputato

Tanti giovani fanno politica, più di quanti pensiamo: basti pensare ai tanti rappresentanti studenteschi o agli attivisti che si battono per qualche nobile causa. 

Ma come si può trasformare questa passione in un lavoro come quello del parlamentare? Lo abbiamo scoperto con Maria Teresa Bellucci, deputata alla Camera dei Deputati per Fratelli d’Italia e attuale Viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali

Ospite di questo nuovo episodio di “Come si diventa…”, il vodcast di Skuola.net YouTube nativo (ma che trovate anche in questo articolo), l’onorevole ha confermato che "la politica non la fanno solo i parlamentari, la fanno tutti coloro che si occupano di qualcosa che riguarda più persone, non solo se stessi". 

Ma ci ha anche spiegato come si può diventare rappresentanti politici a livello locale e nazionale. 

Indice

  1. L’importanza del percorso formativo: non bastano le opinioni per risolvere i problemi
  2. Prima di salire sugli scranni della politica, bisogna sporcarsi le mani…
  3. Il primo passo: la scelta del partito e l’impegno politico
  4. La candidatura e la “chiamata” di Giorgia Meloni
  5. Cosa fa di concreto un deputato: intanto sceglie una materia 
  6. La continua crescita personale e professionale

L’importanza del percorso formativo: non bastano le opinioni per risolvere i problemi

Diventare, come nel suo caso, deputato della Repubblica Italiana è un lungo percorso che richiede impegno, dedizione e una forte passione per il bene comune. In questo senso, come sottolinea Maria Teresa Bellucci, il percorso formativo intrapreso è centrale: "Il proprio percorso di formazione è fondamentale per quello che vuoi essere e fare nella vita". 

Ogni politico deve partire da un solido bagaglio di studi, che per la deputata è stato psicologia e psicoterapia. Essere preparati è essenziale per comprendere le problematiche sociali e lavorare per risolverle. Non è sufficiente avere delle opinioni personali: “bisogna anche avere gli strumenti per interpretare i bisogni della società e trasformarli in politiche efficaci” spiega il Viceministro del Lavoro.

Prima di salire sugli scranni della politica, bisogna sporcarsi le mani…

Non basta la teoria, però. La vera politica si fa sul campo. Maria Teresa Bellucci racconta come la sua carriera sia iniziata nel mondo del volontariato e del terzo settore, dove ha appreso a conoscere e gestire le difficoltà delle persone più vulnerabili. 

“Quando stavo all’università, ho fatto la cameriera, ho fatto la barista, ma lo volevo fare perché era un modo per imparare a capire come stare al mondo”. Esperienze che - spiega il Viceministro - hanno formato il suo approccio alla politica, che si è basato sull'idea di prendersi cura degli altri, specialmente di chi è in difficoltà.

Il volontariato e l’associazionismo sono ottimi modi per avvicinarsi alla politica senza dover per forza intraprendere una carriera elettiva. Questi contesti permettono infatti di conoscere le necessità delle persone e di mettere in pratica la propria passione per il bene comune

E non dimenticare che oggi il volontariato può anche essere un'ottima occasione di crescita personale e di acquisizione di competenze utili per il futuro.

Il primo passo: la scelta del partito e l’impegno politico

Per entrare nel mondo della politica bisogna scegliere un partito politico che rappresenti le proprie idee e valori. "Il mio impegno politico e partitico c'è sempre stato", racconta Bellucci.

"Ho sempre avuto una visione partitica che si sposava meglio con la destra italiana, per una questione di idee, di valori, di visione". 

La scelta del partito è cruciale perché determinerà l'ambito in cui si opererà, influenzando la direzione delle politiche che si vorranno portare avanti.

Il lavoro all’interno di un partito politico implica partecipazione attiva: dalle riunioni alle decisioni quotidiane, passando per l'impegno nelle campagne elettorali. 

Bellucci ha iniziato il suo impegno come capogruppo del suo partito in Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, un’esperienza che le ha permesso di fare un passo importante nel suo cammino verso il governo.

La candidatura e la “chiamata” di Giorgia Meloni

Una volta che hai scelto il tuo partito e ti sei impegnato attivamente, il passo successivo è candidarti. Diventare deputato implica partecipare alle elezioni politiche, dove i cittadini sono chiamati a scegliere i loro rappresentanti. 

Bellucci racconta come lei stessa abbia ricevuto la “chiamata” dal Presidente del Consiglio in carica: "Giorgia Meloni, mi ha chiesto di candidarmi e di occuparmi di quello che ho sempre fatto nella mia vita, cioè di politiche sociali".

La candidatura è il risultato di un lungo percorso di impegno e di riconoscimento all’interno del proprio partito, ma soprattutto di una preparazione adeguata per affrontare le sfide politiche e rappresentare al meglio gli interessi dei cittadini: “Essere eletti significa essere chiamati a servire la comunità, ma anche ad ascoltare le necessità della popolazione e agire in modo responsabile” aggiunge Bellucci.

Cosa fa di concreto un deputato: intanto sceglie una materia 

Una volta eletti, i deputati si insediano alla Camera dei deputati dove, come spiega Bellucci, si occupano di una materia specifica. "Il deputato si occupa di una materia. Ti scegli un tema, poi scegli lo strumento attraverso il quale poter cambiare le cose". 

Strumenti che possono essere proposte di legge, emendamenti o indagini conoscitive, che servono a sensibilizzare e portare all’attenzione temi cruciali per la società.

Il lavoro del deputato non si limita alla sola stesura di leggi. Bellucci evidenzia quanto sia importante ascoltare e confrontarsi con le persone, con le associazioni e con altre istituzioni. 

"Un politico da solo non può pensare di avere tutte le risposte", dice, ribadendo l'importanza di lavorare in squadra per ottenere risultati concreti.

La continua crescita personale e professionale

Diventare deputato è solo l’inizio di un lungo percorso di crescita personale e professionale. 

Come Bellucci sottolinea, la politica è un cammino che richiede dedizione e apertura. "Il politico deve essere sempre pronto ad ascoltare", afferma, perché "senza di lui, il sistema non funziona". 

Infine, un piccolo consiglio ai giovani desiderosi di intraprendere la carriera politica: "Non fermatevi alla superficie, dovete essere pronti a impegnarvi, a studiare e a cambiare le cose". 

La politica è un lavoro che si fa insieme, con passione, dedizione e ascolto continuo. E ricorda: “La vera forza sta nell’umiltà e nella voglia di fare la differenza” conclude il Viceministro Bellucci.

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