GreMo80
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alfabeto lavoro

Tirocinio: non è una cattiva parola e non nasconde solo fregature. Certo, molti di noi lo collegano a stage non retribuiti ed alle peggiori forme di precariato. Ed è comprensibile che sia così, dal momento che ci sono aziende che possono abusare di questo strumento, senza alcun rispetto delle regole e delle persone.

Io vedo il tirocinio come un’ottima opportunità di ingresso nel mondo del lavoro perché è agile, veloce, flessibile e senza particolari obblighi da parte del tirocinante.

Può essere fatto per conseguire un titolo di studio (si chiama curriculare), oppure come “prova” in azienda, deve essere sempre seguito da un tutor aziendale (una persona esperta che ti segue giorno dopo giorno) ed ha limiti di orario che devono essere ben precisati nella convenzione (in pratica il contratto che si firma con l’azienda).

Il tirocinio deve essere retribuito (fatta eccezione per quello curriculare). In sintesi se sei alla ricerca del primo lavoro non disdegnare un tirocinio, potrebbe essere un’ottima occasione per metterti alla prova.

Per saperne di più su questa e su tutte le altre tematiche legate al mondo del lavoro, non perdere le prossime uscite della nuova rubrica “L'alfabeto del lavoro in 21 parole”: il tuo "bignami" sulle parole del lavoro, sempre con te!

Gregorio Moretti
Sono nato nel 1980, laureato in Teorie della Comunicazione, da oltre 20 anni mi occupo di persone nelle aziende

Data pubblicazione 11 Aprile 2025, Ore 8:57
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