Sara5657
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Concetti Chiave

  • Orazio abbraccia una personalità eclettica, mescolando filosofie diverse per creare idee originali.
  • Il valore della mediocritas per Orazio è mantenere equilibrio tra due eccessi, evitando estremismi.
  • L'autoarchia è ideale di autosufficienza, dove il saggio si sostiene solo con le proprie forze.
  • L'ideale del poco promuove la frugalità e l'otium, seguendo il mos maiorum e valorizzando il "carpe diem".
  • Il "carpe diem" di Orazio invita a cogliere ogni attimo come preziosa occasione di vita, non cercando piacere epicureo.
Orazio possedeva una personalità eclettica, aveva cioè la capacità di apprendere da filosofie diverse e di mescolarne i contenuti, in maniera assolutamente originale, focalizzandosi su alcuni temi principali come:
-il valore della mediocritas:
Per Orazio la mediocritas è un valore importante; esso corrisponde alla capacità di sapersi collocare in una posizione intermedia tra due eccessi. Gli eccessi, in quanto estremizzazioni di comportamenti o di idee, vanno sempre rifiutati secondo Orazio poiché la via di mezzo tiene presente di una serie di circostanze e aiuta l’uomo a mantenere una sorta di costanza rispetto a se stesso.
-l’ideale dell’autoarchia:
L’autarchia è un ideale che già gli stessi stoici perseguivano, ovvero l’ideale dell’autosufficienza del saggio, il quale è in grado di fondare tutto nella sua vita reggendosi esclusivamente sulle proprie forze; Orazio esprime dunque una concezione di stampo razionalistico.
-l’ideale del poco:
Cioè l’ideale del sapersi accontentare, del non desiderare eccessive ricchezze.
Per Orazio l’ideale di vita è quello di un piccolo proprietario terriero che è autosufficiente, che trova il tempo per l’otium (il tempo dello studio, il tempo della letteratura); è questo quindi un ideale che è improntato a quella frugalità su cui reggeva il mos maiorum e che venne ripreso poi da altri letterati (come Pascoli ad esempio). Questa filosofia è ben espressa nel concetto “carpe diem” (espressione che compare in un ode di Orazio), fondamentale nel suo pensiero, che deriva dal latinocarpere”, ovvero afferrare, cogliere al volo e “diem”, ovvero attimo (metafora del tempo). Per Orazio, cioè, il tempo non deve essere sprecato perché per il poeta ogni singolo attimo è una preziosa occasione di vita. Non bisogna però confondere questa espressione con l’invito della filosofia epicurea a godere di ogni attimo ricercando il piacere, ma è il monito a non sprecare nessuna occasione della vita.

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