Concetti Chiave
- La congiunzione "e" si modifica in "ed" davanti a parole che iniziano con "e" per motivi eufonici, ma questa regola non è più rigorosa come un tempo.
- Nel polisindeto, l'uso ripetuto della congiunzione "e" enfatizza gli elementi del discorso, mentre l'asindeto li presenta allo stesso livello senza legamenti.
- La congiunzione "ma" è generalmente preceduta da una virgola o punto e virgola, ma non richiede virgola se congiunge due parole nella stessa frase.
- Non è corretto usare "ma però" insieme, poiché entrambe sono congiunzioni avversative, rendendo l'espressione ridondante.
- "Infatti" non ha valore subordinante, quindi è preferibile separarlo dalla frase precedente con un punto invece di una virgola.
1.
Uso della 'd' eufonica
Davanti a parole che iniziano con una “e”, deve essere aggiunta una “d” eufonica, cioè la “e” riprende la finale consonantica “t” che aveva in latino, ma trasformata in “d”.
• Per il matrimonio, Maria ha indossato un abito raffinato ed elegante
2. Un tempo la “e” si trasformava in “ed” davanti a qualsiasi vocale, ma oggi questa regola non è più applicata
3.
Enumerazioni e polisindeto
Nelle enumerazioni, la “e” si adopera solo davanti all’ultimo elemento
• Ho incontrato Mario, Carlo e Giovanni
4. Quando diversi elementi sono uniti da una “e” si parla di polisindeto (= legato molto insieme)
• Pioggia e vento e neve e grandine: quest’anno è un inverno eccezionale
In questo caso, chi scrive vuole sottolineare in modo enfatico i quattro elementi del discorso
5.
Asindeto e enfasi
Se, invece, la “e” si tralascia, si parla di asindeto (= privo di legamento)
• Pioggia, vento, neve, grandine: quest’anno è un inverno eccezionale
In questo caso tutti gli elementi sono collocati sullo stesso piano
1. Essa è sempre preceduta dalla virgola, qualche volta anche dal punto e virgola
• Sono piuttosto stanco, ma devo continuare a studiare
2. Se essa congiunge due parole nella stessa frase, la virgola non si mette
• Maria è bella ma antipatica
3.
Congiunzioni avversative
Non può essere adoperata insieme a “però” (= ma però) perché si tratta di due congiunzioni avversative, per cui una delle due è inutile e si tratta di espressioni pleonastiche.
1. Non ha valore subordinante per cui non si può scrivere
• Non posso uscire, infatti ho la febbre
bensì
• Non posso uscire.
Infatti ho la febbre
oppure
• Non posso uscire perché ho la febbre