Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • Gli avverbi in -mente derivano da aggettivi qualificativi al femminile singolare, come "attento" che diventa "attentamente".
  • Esistono diverse categorie di avverbi basati sulla desinenza: in -mente, in -oni, originali e locuzioni avverbiali.
  • La formazione degli avverbi in -mente ha radici nella lingua latina, dove erano complementi di modo.
  • Non tutti gli aggettivi possono formare avverbi in -mente; per esempio, quelli di colore e alcuni come "buono" e "fresco" non lo permettono.
  • Il suffisso -mente deriva dall'ablativo latino "mente", che significava "con intenzione" e si è evoluto in un semplice suffisso avverbiale.

Indice

  1. Gli avverbi di maniera in -mente
  2. Perché aggiungiamo il suffisso –mente?

Gli avverbi di maniera in -mente

Riguardo alla forma, gli avverbi sono molto diversi fra di loro perché hanno origini diversi. In base alla desinenza possiamo distinguere tre gruppi
• Quelli che finiscono in –mente: piacevolmente, lentamente, separatamente, attentamente
• Quelli che finiscono in –oni_ bocconi, ginocchioni
• Quelli che sono originali e che non derivano da nessuna parola: bene, male, sempre
• Gli aggettivi qualificativi usati come se si trattasse di avverbi: Avevo visto giusto – Mangiare sano, Parlare piano
• Alcune locuzioni avverbiali formate da due o più parole collegate fra di loro: in fretta e furia, senza dubbio, di tanto in tanto

I più interessanti dal punto di vista etimologico sono quelli che finiscono in –mente.

Essi derivano dall’aggettivo qualificativo al femminile singolare:
attento – attenta – attentamente
• Se l’aggettivo termina con una –e, ovviamente si aggiunge direttamente il suffisso –mente
dolce – dolcemente, veloce – velocemente
• L’avverbio piacevolmente, perde la –e finale prima di aggiungere il suffisso -mente
• La costruzione dell’avverbio di modo aggiungendo il suffisso –mente non è possibile con gli aggettivi di colore e con pochi altri come buono, vecchio, fresco.

Perché aggiungiamo il suffisso –mente?

All’origine l’avverbio che termina in –mente era un complemento di modo della lingua latina. Infatti, per esempio, l’avverbio serenamente deriva dal latino serenamente, cioè “con intenzione serena”, in cui menbte era un ablativo singolare del nome femminile mens-mentis (= intenzione, mente) e serena è l’aggettivo latino serenus-serena-serenum, concordato al femminile singolare. Con il passare del tempo, aggettivo e nome si sono fusi e la seconda parte – mente – si ridusse ad un semplice suffisso per formare l’avverbio di modo. Così si è avuto:
laeta mente –lietamente (= con intenzioni gioiose)
mala mente – li malamente (= con intenzioni malvagie)
L’origine latina degli avverbi in –mente chiarisce anche perché essi si formino dal femminile dell’aggettivo: si dice lietamente perché lieta concorda con mente che è femminile.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'origine degli avverbi di maniera in -mente?
  2. Gli avverbi di maniera in -mente derivano da un complemento di modo della lingua latina, dove "mente" era un ablativo singolare del nome femminile "mens-mentis" e l'aggettivo concordava al femminile singolare.

  3. Come si formano gli avverbi in -mente dagli aggettivi?
  4. Gli avverbi in -mente si formano aggiungendo il suffisso -mente all'aggettivo qualificativo al femminile singolare, ad esempio "attento" diventa "attentamente". Se l'aggettivo termina con una -e, si aggiunge direttamente il suffisso.

  5. Perché non tutti gli aggettivi possono formare avverbi in -mente?
  6. Non tutti gli aggettivi possono formare avverbi in -mente, come quelli di colore e alcuni altri come "buono", "vecchio", "fresco", perché la costruzione dell'avverbio di modo con il suffisso -mente non è possibile per questi casi.

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