Concetti Chiave
- L'uso dei pronomi di cortesia inizia a cambiare dal III secolo d.C. quando gli imperatori romani impongono il "voi" per esprimere superiorità.
- Nel Medioevo e Rinascimento, "voi" è usato per i superiori mentre "tu" è riservato ad amici e familiari; il "tu" è presente anche nelle opere di Boccaccio.
- Dal Cinquecento, influenze spagnole introducono titoli onorifici con il "voi" e si iniziano a usare espressioni come "Vostra Signoria".
- Nel Settecento e Ottocento, "lei" diventa il pronome di cortesia prevalente, nonostante i tentativi fascisti di reintrodurre il "voi".
- Oggi, "lei" è il pronome di cortesia più usato, mentre "voi" è limitato a contesti commerciali e regioni del sud Italia per rivolgersi agli anziani.
I pronomi di cortesia in italiano
Gli antichi Romani, in qualsiasi caso, usavano sempre il “tu”. Per esempio Cicerone nelle sue arringhe contro Catilina si rivolgeva al suo nemico dicendogli “Fino a quando abuserai della nostra pazienza?”
A partire dal III secolo d.C. gli imperatori romani cominciarono ad imporre dai sudditi il “voi”, come segno della loro superiorità, come se non si trattasse di un singolo individuo,ma di diverse persone.
Nel Medioevo e fino al Rinascimento, si continuò, pertanto, ad usare “voi” rivolgendosi ad un superiore e “tu” per rivolgersi ad un amico o ai familiari.
Nel Cinquecento e nel Seicento, sotto l’influenza spagnola, al “voi” si aggiungono titoli onorifici come Eccellenza, Signoria, Grazia, Magnificenza,Signoria illustrissima. Pertanto, è in questi secoli che nascono espressioni come “Vostra Signoria è pregata di…..”Si trattava di espressioni di genere femminile, per cui con il tempo si passò dal “voi” a “ella”, per esempio. Ella mi farà l’onore di essere mia ospite?”.
Successivamente, si passò a “lei” che nel Settecento e nell’ Ottocento soppiantò definitivamente il “voi”.
Durante l’epoca fascista, fu cercato di imporre per legge il “voi” al posto di “lei” perché sentito troppo effeminato. Nonostante i numerosi sforzi delle autorità, i cittadini continuarono ad usare “lei”.
Oggi “ella” e “voi” come forma di cortesia sono scomparsi. “Ella” è rimasto solo nel linguaggio burocratico di stile elevato, come esempio “Ella, signor giudice, è senz’altro al corrente che… Il “voi” è rimasto nell’italiano parlato nell’Italia centrale meridionale quando ci rivolgiamo ad una persona anziana. Per esempio. “E voi, cara nonna, come state?” Va anche ricordato che fino ad alcuni decenni fa, il figli erano soliti dare del “voi” ai genitori, indipendentemente dalla loro anzianità. Il “voi” è rimasto come forma di cortesia nel linguaggio commerciale e con esso i pronomi personali della 2.a persona plurale con i relativi aggettivi possessivi (vostro, vostra, vostri, vostre, aggettivi che, in una lettera commerciale, si possono abbreviare con Vs). Il “V” iniziale si scrive con la lettera maiuscola anche in caso di pronome enclitico (scriverVi) e l’accordo si fa al maschile plurale. Esempio: “Abbiamo ricevuto la Vostra richiesta del 10 corrente e Vi ringraziamo di essere stati così solleciti …”. IL pronome di cortesia più adoperato oggi è “Lei” che si scrive con la L maiuscola e richiede una concordanza al femminile singolare. Adoperando il “Lei” si intende mantenere una certa distanza con il nostro interlocutore, mentre il “tu” annulla ogni distanza comunicativa.
Domande da interrogazione
- Qual era l'uso dei pronomi di cortesia nell'antica Roma?
- Come si è evoluto l'uso del "voi" e del "lei" nel tempo?
- Quali cambiamenti avvennero durante l'epoca fascista riguardo ai pronomi di cortesia?
- Qual è l'uso attuale dei pronomi di cortesia in italiano?
Gli antichi Romani usavano sempre il "tu", anche in contesti formali come le arringhe di Cicerone contro Catilina.
Dal III secolo d.C., gli imperatori romani iniziarono a imporre il "voi" come segno di superiorità. Nel Settecento e Ottocento, "lei" soppiantò definitivamente il "voi".
Durante l'epoca fascista, si cercò di imporre il "voi" al posto di "lei", ma i cittadini continuarono a usare "lei".
Oggi, "ella" e "voi" sono scomparsi come forme di cortesia, mentre "lei" è il pronome di cortesia più adoperato, mantenendo una certa distanza comunicativa.