Concetti Chiave
- I nomi difettivi sono quelli che esistono solo al singolare o al plurale, come alcuni mesi, festività e malattie che appaiono solo al singolare.
- Alcuni oggetti, spesso composti da più parti, possiedono solo la forma plurale, come le forbici e gli occhiali.
- Certi nomi maschili al singolare cambiano genere al plurale, mentre alcuni femminili diventano maschili, come "l'uovo - le uova" e "la eco - gli echi".
- Esistono nomi che cambiano significato tra singolare e plurale, come "l'oro" (metallo) e "gli ori" (oggetti preziosi).
- Alcuni nomi hanno un plurale irregolare che non segue le regole generali, come "il bue - i buoi" e "il dio - gli dei".
Nomi difettivi e irregolari
Alcuni nomi sono usati solo al singolare o al plurale; per questo si dicono difettivi, cioè difettano,mancano di qualcosa.
Hanno solo la forma singolare:
-i nomi che indicano i mesi e alcune festività = aprile, maggio, Natale, Pasqua
-alcuni nomi di malattie = la varicella, il morbillo, la peste
-alcuni nomi di elementi chimici e metalli molti nomi di alimenti = l’idrogeno, lo zolfo, il rame, il bronzo
-molti nomi di alimenti = l’orzo, il latte, il grano, il mais, il miele
-alcuni nomi astratti = la tolleranza, la costanza, il coraggio
-alcuni nomi collettivi = il fogliame, la prole, la roba...
-i nomi che indicano elementi unici = il nord, l’oriente, l’equatore
-alcuni nomi di sensazioni fisiche = la sete, l‘arsura, la fame
Hanno solo la forma plurale:
-alcuni nomi che si riferiscono a oggetti formati da due o più parti:
le pinze, le forbici, gli occhiali, le bretelle, le tenaglie, le cesoie, le redini...;
al singolare si usano solo per indicare una delle parti:
il calzone = una parte dei calzoni;
-alcuni nomi che indicano una pluralità di oggetti o azioni:
le congratulazioni, i dintorni, le stoviglie, le vettovaglie, i viveri, le percosse, le vicinanze
-alcuni nomi che derivano la loro forma plurale dal latino:
le nozze, le esequie, le ferie, gli annali, le interiora, i posteri, le calende
Ci sono poi nomi maschili che terminano in -o che al plurale diventano femminili l’uovo — le uova: il paio — le paia: il centinaio - le centinaia.
Viceversa, il femminile la eco diventa maschile al plurale: gli echi.
Sono affini ai difettivi i nomi che al plurale assumono un significato diverso da quello del singolare:
l’oro = metallo - gli ori = oggetti preziosi in oro
il grano = cereale - i grani = chicchi, granelli
la gente = insieme di persone - le genti = i popoli
Esistono anche dei nomi che variano nella formazione del plurale rispetto alle linee generali: il bue — i buoi, il dio — gli dei, il tempio - i templi, l’uomo — gli uomini
Domande da interrogazione
- Quali sono alcuni esempi di nomi difettivi che esistono solo al singolare?
- Quali nomi sono usati solo nella forma plurale?
- Come cambiano genere alcuni nomi al plurale?
Alcuni esempi di nomi difettivi che esistono solo al singolare includono i nomi dei mesi e alcune festività come aprile e Natale, nomi di malattie come la varicella, e nomi di elementi chimici come l'idrogeno.
Nomi usati solo nella forma plurale includono oggetti formati da più parti come le forbici, nomi che indicano una pluralità di oggetti come le stoviglie, e nomi derivati dal latino come le nozze.
Alcuni nomi maschili che terminano in -o diventano femminili al plurale, come l'uovo che diventa le uova, mentre il femminile la eco diventa maschile al plurale, diventando gli echi.