Concetti Chiave
- L'analisi logica richiede di seguire uno schema preciso: individuare il verbo, il soggetto, e i complementi che arricchiscono la frase.
- I complementi si suddividono in diretti e indiretti, con i diretti legati a verbi transitivi e gli indiretti introdotti da preposizioni.
- Il complemento di colpa identifica una colpa o accusa e risponde a domande come "di quale colpa?" ed è spesso introdotto da "di" o "per".
- Il complemento di pena indica una sanzione o punizione, rispondendo a "a quale pena?" e utilizza preposizioni come "a", "con", "di".
- Distinguere tra complemento di colpa e di pena è essenziale, basandosi su domande specifiche e preposizioni utilizzate.
In questo contenuto viene descritto il complemento di colpa. Si inizia introducendo la frase con delle nozioni su come eseguire l’analisi logica, cosa sono e quali sono i complementi prendendo in considerazione nello specifico il complemento di colpa e di pena riportando alcuni esempi e come saperli differenziare.
Indice
Analisi logica
Per fare l’analisi logica è necessario seguire uno schema ben preciso caratterizzato da una serie di passaggi.
Innanzitutto, è necessario leggere e comprende la frase che si ha davanti; poi bisogna individuare il verbo presente nella frase, in quanto il verbo rappresenta il predicato; poi è necessario ricercare nella frase qual è l’elemento di cui il verbo dice qualcosa oppure che compie o subisce l’azione espressa dal verbo. Così facendo si trova il soggetto che, a volte, può anche essere sottinteso, ovvero non è scritto nella frase in modo esplicito. Successivamente bisogna capire cosa, il soggetto e il verbo, esprimono, quindi a quale domanda rispondono in modo tale da trovare il complemento.

Cosa sono i complementi
Nell’analisi logica un altro importante elemento che si può incontrare è il complemento, elemento che chiarisce ciò che viene sostenuto dal soggetto e predicato. Il soggetto e il predicato sono i due componenti più importanti della frase che viene arricchita dai complementi. Quindi i complementi non sono una parte essenziale della frase però hanno la funzione di comunicare qualcosa in più.
Tipologie di complementi: diretti e indiretti
Questi complementi possono essere distinti in due tipologie: complemento diretto e complemento indiretto.
Nel primo caso, si tratta di un complemento che dipende da un verbo transitivo e che è costituito senza una preposizione. Mentre nel secondo caso, si tratta di un complemento che esprime diverse funzioni e sono formati da preposizioni di tipo semplice o articolata (es. di, a, da, in, con, su, per, tra, fra).
I complementi indiretti presenti nell’analisi logica sono i seguenti:
- Complemento di modo
- Complemento di causa
- Complemento di luogo
- Complemento di compagnia
- Complemento di mezzo
- Complemento di specificazione
- Complemento di termine
- Complemento di tempo
- Complemento d’agente o di causa efficiente
Il complemento di colpa individua, come afferma già la parola, una colpa, un crimine un omicidio di cui una persona è accusata oppure per cui è stata messa sotto accusa o da cui è assolta. Le domande a cui risponde questo complemento sono molto semplici: “di quale colpa?”; “Per quale colpa?”.
Un esempio può essere: “i fratelli furono accusati di inganno”. I fratelli sono il soggetto; furono accusati è il verbo; di tradimento è il complemento di colpa.
Il complemento di colpa può essere introdotto dalle preposizioni “di” e “per” in dipendenza da verbi che indicano appunto un’accusa, un processo, una colpa o una condanna. Poi può essere anche introdotto dalla preposizione “da” quando dipende da altri tipi di verbi come assolvere, scagionare e prosciogliere. Si trova in dipendenza da verbi, espressioni o aggettivi tipici del linguaggio giuridico come accusare, condannare, assolvere, accusa, delitto, reo, colpevole, ecc...
Esempi di analisi logica con il complemento di colpa
1) Quell’anziano è colpevole di uxoricidio.
Quell’anziano: soggetto
È colpevole: predicato verbale
Di uxoricidio: complemento di colpa
2) L'accusa di furto risultò infondata.
L’accusa: soggetto
Di furto: complemento di colpa
Risultò: predicato verbale
Infondata: complemento di modo
3) La mamma mi accusa spesso di maleducazione.
La mamma: soggetto
Accusa: predicato verbale
Mi (a me): complemento di termine
Spesso: complemento di tempo
Di maleducazione: complemento di colpa
4) Marco è stato condannato per spaccio di stupefacenti.
Marco: soggetto
È stato condannato: predicato verbale
Per spaccio: complemento di colpa
Di stupefacenti: complemento di specificazione
5) Paolo è stato denunciato per furto.
Paolo: soggetto
È stato denunciato: predicato verbale
Per furto: complemento di colpa
6) L'imputato fu assolto dall'accusa di omicidio colposo.
L’imputato: soggetto
Fu assolto: predicato verbale
Dall’accusa: complemento indiretto
Di omicidio colposo: complemento di colpa
Il complemento di pena
Questo complemento indica una pena, un castigo o una multa a cui una persona viene condannata. Le domande a cui risponde sono: “a quale pena?”; “con quale pena?”.
Per esempio:
Luca è stato condannato a due anni di carcere
Il soldato fu punito con la tortura
L’automobilista è stato multato di trecento euro
In questi tre esempi, il complemento di pena è:
A due anni;
Con la tortura;
Di trecento euro;
Complemento di colpa e di pena: come distinguerli
Se non si è ben compreso quali sono teoricamente i principi che permettono di comprendere il complemento in questione, si potrebbe entrare in confusione con una conseguente analisi errata del complemento che si ha davanti, soprattutto se si deve decidere tra un complemento di colpa e di pena. Sono due complementi simili ma, grazie alle preposizioni utilizzate e le domande a cui rispondono, riuscire a non sbagliare è semplice.
Di solito per evitare di sbagliare bisogna ricordare che:
- Il complemento di colpa andrà ad indicare la colpa di cui il soggetto è accusato
- Il complemento di pena andrà ad indicare la condanna oppure la sanzione ricevuta
Domande da interrogazione
- Qual è la funzione principale del complemento di colpa nell'analisi logica?
- Come si distinguono i complementi diretti dai complementi indiretti?
- Quali preposizioni introducono il complemento di colpa?
- Quali domande aiutano a identificare il complemento di pena?
- Come si può evitare di confondere il complemento di colpa con il complemento di pena?
Il complemento di colpa individua una colpa, un crimine o un'accusa di cui una persona è accusata o da cui è assolta, rispondendo alle domande "di quale colpa?" o "per quale colpa?".
I complementi diretti dipendono da un verbo transitivo e non richiedono preposizioni, mentre i complementi indiretti esprimono diverse funzioni e sono formati da preposizioni semplici o articolate.
Il complemento di colpa può essere introdotto dalle preposizioni "di" e "per" in dipendenza da verbi che indicano un'accusa o una condanna, e dalla preposizione "da" quando dipende da verbi come assolvere o scagionare.
Il complemento di pena risponde alle domande "a quale pena?" o "con quale pena?", indicando una condanna, un castigo o una multa.
Per evitare confusione, bisogna ricordare che il complemento di colpa indica la colpa di cui il soggetto è accusato, mentre il complemento di pena indica la condanna o sanzione ricevuta, distinguibili anche dalle preposizioni e domande specifiche a cui rispondono.