Concetti Chiave
- I complementi di vantaggio e svantaggio indicano chi o cosa trae beneficio o subisce danno da un'azione.
- Sono introdotti da preposizioni come "per" (vantaggio) e "contro" (svantaggio), o locuzioni come "a favore di".
- Rispondono alle domande "a vantaggio di chi?" o "a svantaggio di cosa?".
- Si utilizzano con verbi, sostantivi e aggettivi come utile, vantaggioso o svantaggioso.
- Non devono essere confusi con i complementi di termine, che dipendono dal significato specifico del contesto.
Il fumo è dannosoper la salute. → "A svantaggio di che cosa?" complemento di svantaggio.
I complementi di vantaggio e di svantaggio indicano la persona, l'animale o la cosa a vantaggio o a svantaggio dei quali si compie un'azione o si verifica un fatto.
Le caratteristiche di questi complementi sono le seguenti:
•sono introdotte dalle preposizioni per vantaggio e contro (svantaggio), da a e dalle locuzioni (a vantaggio di, a favore di, nell'interesse di ecc.)
•rispondono alle domande "a vantaggio (o svantaggio) di chi?\Di che cosa?" "Per chi?\Per che cosa?"
•si trovano in dipendenza di verbi,sostantivi,aggettivi (utile, inutile, vantaggioso, svantaggioso.)
Talvolta i complementi di vantaggio e svantaggio possono essere espressi da particelle pronominali con valore riflessivo: "Si è conquistato una buona posizione (si= per sé, a suo vantaggio.)
Non confondiamo i complementi di vantaggio e svantaggio con quello di termine. Per non sbagliare, riflettiamo bene sul significato e sul termine da cui il complemento dipende:
Quel comportamento era adatto all'occasione. "a che cosa?"→ complemento di termine.
Quel comportamento era nocivo alla salute. "a che cosa reca svantaggio?" → complemento di svantaggio.