Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • Il paragone in italiano può essere espresso tramite congiunzioni subordinanti comparative, proposizioni, avverbi o locuzioni comparative.
  • Le congiunzioni subordinanti comparative come "che" introducono il secondo termine di paragone in una frase.
  • L'uso di "di" per le comparazioni viene classificato come preposizione semplice anziché congiunzione subordinante.
  • Al comparativo di uguaglianza, gli avverbi "quanto" e "come" sono utilizzati per esprimere paragoni.
  • Locuzioni congiuntive come "di quanto", "di quello che", "di come" si adoperano per paragoni con il verbo in forma esplicita.

Come legare in italiano i due termini di paragone

Per esprime un paragone si può ricorrere ad una congiunzione subordinante comparativa, a una proposizione, ad un avverbio o ad una locuzione comparativa. La frase comparativa è articolate in un due parti: il primo termine e il secondo termine di paragone, uniti (e quindi congiunti) da apposite parole che in analisi grammaticali sono definite in modo diverso, anche a volte sono tutte assimilate a congiunzioni subordinanti comparative.
• Congiunzioni subordinanti comparative
Innanzitutto, bisogna capire il significato dei tre termini
La congiunzione serve ad unire/congiungere due proposizioni.
Se fra le due proposizioni, una volte unite, esiste una rapporto di subordinazione (cioè se non hanno significato se ognuna viene singolarmente, la congiunzione si chiama subordinante. Se la seconda proposizione esprime un paragone, allora si parla di congiunzioni subordinanti comparative
In teoria la congiunzione subordinante comparativa è una sola: CHE Essa serve ad introdurre il secondo termine di paragone o un comparativo.
Es.
- Quando si è malati è meglio bere una tisana che un caffè
- È meglio aver paura che toccarne
- In questo argomento non ci capisco nulla; è peggio che andar di notte
• Le comparative possono essere introdotte anche da di, ma in questo caso non si deve parlare di congiunzioni subordinanti bensì di preposizione semplice
- Egli è più intelligente DI me
• Al comparativo di uguaglianza troviamo quanto, come e in questo caso è più corretto parlare di avverbi
- Siete stati perspicaci quanto me
• Per esprimere un’idea di paragone si può ricorrere a delle locuzioni congiuntive quali di quanto, di quello che, di come, se il verbo è alla forma esplicita. Se il verbo è alla forma implicita si adopera piuttosto che.
- Si è comportato in modo più corretto di quello che pensassi
- Piuttosto mettermi in poltrona, preferisco coricarmi

Domande da interrogazione

  1. Qual è la funzione delle congiunzioni subordinanti comparative?
  2. Le congiunzioni subordinanti comparative servono a unire due proposizioni in cui una esprime un paragone rispetto all'altra, come illustrato con l'uso di "che" nelle frasi di esempio.

  3. Quali altre parole possono introdurre un paragone oltre alle congiunzioni subordinanti?
  4. Oltre alle congiunzioni subordinanti, i paragoni possono essere introdotti da preposizioni semplici come "di" o da avverbi come "quanto" e "come", a seconda del tipo di comparativo.

  5. Quando si usano le locuzioni congiuntive per esprimere paragoni?
  6. Le locuzioni congiuntive come "di quanto", "di quello che", e "di come" si usano quando il verbo è alla forma esplicita, mentre "piuttosto che" si usa con il verbo alla forma implicita.

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