Concetti Chiave
- I nomi di persona o animale possono cambiare genere, mentre i nomi di cosa hanno un genere fisso.
- I nomi mobili cambiano desinenza o aggiungono un suffisso per formare il femminile (es. gallo-gallina, poeta-poetessa).
- Alcuni nomi mobili modificano notevolmente il tema al femminile, spesso derivando dal latino (es. eroe-eroina, re-regina).
- I nomi indipendenti hanno forme completamente diverse per maschile e femminile (es. padre-madre, uomo-donna).
- La variazione di genere nei nomi si suddivide in categorie specifiche: mobili, indipendenti, comuni, e promiscui.
Cambiamento del genere
Il cambiamento del genere è possibile soltanto con i nomi di persona o di animale, che possono avere sia il maschile sia il femminile, mentre i nomi di cosa hanno un genere grammaticale fisso: o sono maschili o sono femminili.
Rispetto alla variazione di genere, i nomi possono essere: mobili, indipendenti, comuni, promiscui.
Sono nomi mobili
- quelli che al femminile cambiano:
la desinenza -o in -a = gallo - gatta, lupo - lupa, figlio - figlia
la desinenza -e in -a =signore-signora, droghiere - droghiera
-quelli in -a, -e, -o che al femminile aggiungono un suffisso prima della desinenza -a:
poeta-poetessa, Cesare- Cesarina, avvocato-avvocatessa
- quelli che, composti con un suffisso, lo cambiano al femminile:
suffisso - tore - trice = scrittore-scrittrice, sciatore- sciatrice
suffisso - sore - itrice = difensore - difenditrice,
fa eccezione il nome dottore — dottoressa
-quelli che al femminile modificano notevolmente il tema del sostantivo maschile, in quanto, nella maggior parte dei casi, sono forme ereditate dal latino classico o volgare:
eroe - eroina, re - regina, dio - dea, doge - dogaressa, abate - badessa, gallo - gallina,
cane - cagna
Sono nomi indipendenti quelli che hanno forme completamente diverse al maschile e al femminile:
padre—madre; maschio—femmina, montone—pecora; capra — becco, celibe-nubile; genero—nuora; marito — moglie; uomo—donna; fratello-sorella; maiale (porco) -scrofa; frate — suora.