Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • L'analisi grammaticale del nome identifica la specie generica come nome di persona, animale o cosa.
  • Si distingue tra nomi comuni e propri, concreti e astratti, individuali e collettivi.
  • I nomi possono essere di genere maschile o femminile, con alcuni che cambiano genere e significato al plurale.
  • Il numero del nome è classificato come singolare o plurale.
  • La struttura morfologica comprende nomi primitivi, derivati, composti e alterati (diminutivi, accrescitivi, vezzeggiativi, peggiorativi).

I nomi nell'analisi grammaticale

Fare l’analisi grammaticale del nome significa stabilirne:
1) La specie generica: nome di persona, di animale, di cosa
2) La specie in rapporto al significato: nome comune o proprio, concreto
astratto, individuale o collettivo
• Cane = nome comune
• Francia = nome proprio di Stato
• Torta = nome concreto (perché cade sotto i sensi: vista, tatto, gusto)
• Volontà = astratto (non cade sotto i sensi)
• Mucca = nome individuale
• Mandria = nome collettivo (= un insieme di mucche)
• Folla = nome collettivo (= un insieme di persone)
• Esercito = nome collettivo (un insieme di soldati)
3) Il genere: maschile o femminile
• Dottore = maschile
• Onestà = femminile
• Attenzione: alcuni nomi nel passaggio dal singolare al plurale cambiano
di genere e di significato
• Un lenzuolo (m) – un paio di lenzuola (f.p.)
• Un braccio - le braccia (arti umane) – i bracci (ramificazioni di un
fiume)
• Il labbro – le labbra (parti esterne della bocca) – i labbri (di una
ferita)
4) Il numero: singolare o plurale
Casa = singolare
Case = plurale
5) La struttura morfologica: primitivo, derivato, composto o alterato.

Gli alterati possono essere, diminutivi, accrescitivi, vezzeggiativi, peggiorativi
Esempi:
• cane = nome primitivo
• canile = nome derivato (da cane)
• cavatappi = composto dal verbo “cavare” e dal sostantivo “tappo”
• cagnolino = nome alterato vezzeggiativo (da cane)
• donnone = alterato, accrescitivo (= da donna, una donna dalla grossa
corporatura)
• libretto = alterato, diminutivo (da libro)

Esempi di analisi
• Carlo: nome proprio di persona, concreto, maschile, singolare,
primitivo
• Lettino: nome comune di cosa, concreto, maschile, singolare, alterato diminutivo (da “letto”)
• Forza: nome comune di cosa, astratto, femminile, singolare, primitivo
• Mandria: nome comune di animale, femminile, concreto, collettivo
• Dentista: nome comune di persona, maschile singolare, derivato (da
dente)
• Pescecane = nome comune di animale, maschile singolare, composto
• Esercito : nome comune di persona, maschile, singolare, collettivo
(insieme di soldati)
Esercizi
1) per ogni nome primitivo, scrivere il nome derivato ed alterato:
ragazzo – lavoro – braccio – dente – occhio – muro – vento

Correzione
Ragazzo: ragazzata – ragazzino
Lavoro: lavoratore – lavoraccio/lavoretto
Dente: dentista/dentiera – dentino di latte
Occhio: occhiali/occhiaie/occhiata – occhiataccia
Muro: muraglia – muretto/muraglione/muricciolo
Vento: ventaglio/ventata – venticello

2) Analizza i seguenti sostantivi: calciatore – attenzione – vestiti – flotta – Giovannino – arcobaleno – laghetto
Correzione
• Calciatore: Nome comune di persona, concreto ,individuale, maschile, singolare, derivato da calcio
• Attenzione: Nome comune di cosa, concreto, individuale, femminile, singolare, primitivo
• Vestiti: Nome comune di cosa, concreto, individuale, maschile,plurale, primitivo/derivato da veste
• Flotta: Nome comune di cosa, concreto, collettivo (insieme di navi), femminile, singolare, primitivo
• Giovannino: Nome proprio di persona, concreto, maschile, singolare
• Arcobaleno: Nome comune di cosa, concreto, individuale, maschile, singolare, primitivo, composto
• Laghetto: Nome comune cosa, concreto,
• individuale, maschile, singolare, primitivo, alterato (diminutivo di lago)

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'importanza di distinguere tra nomi concreti e astratti nell'analisi grammaticale?
  2. Distinguere tra nomi concreti e astratti è fondamentale perché i nomi concreti si riferiscono a oggetti percepibili con i sensi, mentre gli astratti rappresentano concetti o idee non tangibili, come illustrato con esempi come "torta" (concreto) e "volontà" (astratto).

  3. Come si classificano i nomi in base al genere e al numero?
  4. I nomi si classificano in maschili o femminili e in singolari o plurali. Alcuni nomi cambiano genere e significato nel passaggio dal singolare al plurale, come "un lenzuolo" (m) e "un paio di lenzuola" (f.p.).

  5. Quali sono le categorie di nomi alterati e come si formano?
  6. I nomi alterati si dividono in diminutivi, accrescitivi, vezzeggiativi e peggiorativi. Si formano modificando il nome primitivo, come "cagnolino" (vezzeggiativo da "cane") e "donnone" (accrescitivo da "donna").

  7. Qual è la differenza tra nomi primitivi, derivati e composti?
  8. I nomi primitivi sono la forma base, i derivati si formano da un primitivo aggiungendo suffissi, e i composti uniscono due parole, come "cavatappi" (composto da "cavare" e "tappo").

Domande e risposte

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