Concetti Chiave
- Rosso Malpelo era emarginato e maltrattato a causa dei suoi capelli rossi, simbolo di malvagità secondo credenze popolari.
- Il ragazzo viveva in condizioni di abbandono familiare dopo i matrimoni di madre e sorella, che lo trascuravano.
- Subiva abusi dai colleghi minatori e sfogava la sua frustrazione sull'asino grigio e sull'amico Ranocchio.
- Malpelo mostrava un atteggiamento fatalista verso la morte, vedendola come una liberazione dalla sofferenza.
- Accettò un incarico pericoloso in una galleria sconosciuta, sparendo senza lasciare traccia in un gesto di rassegnazione.
Rosso Malpelo si chiamava così, perché aveva i capelli rossi e quindi, secondo una credenza popolare, era considerato cattivo.
Aveva gli “occhiacci” grigi ed era sempre sporco perché la sorella, dopo essersi sposata, non aveva tempo di lavare lui ed i suoi vestiti. Anche la madre, dopo essersi risposata, non si occupava più del figlio e l’ interesse nei suoi confronti era solo dal punto di vista economico.
Alla morte del padre Malpelo era più triste e sconsolato che mai perché il padre era l’unico che lo aveva sempre capito e dimostrato affetto. La sorella non si fidava di Malpelo lo picchiava e temeva che le rubasse i soldi da lui guadagnati lavorando in una cava. Era stato preso di mira anche dai suoi colleghi minatori che gli davano la colpa di tutto e lo picchiavano. Il ragazzo subiva i soprusi senza lamentarsi ma sfogava la propria rabbia sul suo povero asino grigio o maltrattando l‘unico amico Ranocchio al quale voleva insegnare a resistere alle avversità che avrebbe incontrato nella vita.
Alla morte del suo asino Malpelo fu felice: aveva smesso di soffrire. Si rasserenò pensando che anche per lui sarebbe arrivato quel momento. Ranocchio e Malpelo andavano spesso a far visita al cadavere dell’asino e osservavano i cani mangiarne la carne. Ranocchio si arrabbiava ma Malpelo lo rassicurava dicendogli che, dato che era morto, tutti i suoi dolori erano spariti.
Ranocchio si ammalò di tubercolosi e Malpelo iniziò a dargli parte dei suoi soldi e del suo cibo anche se pensava che per un ammalato, l'unica soluzione possibile era la morte. Un giorno Ranocchio non si vide più alla cava dove lavorava con l’amico e poi si seppe che era morto. Malpelo diventò ancora più triste, solo ed escluso dal mondo. Un giorno gli fu affidato il compito di esplorare una galleria ancora sconosciuta. Nessuno si sarebbe assunto un compito così pericoloso ma lui, visto che ormai non gli era rimasto più niente e conscio del fatto che se fosse morto nessuno lo avrebbe pianto, prese del pane, del vino, gli attrezzi e i vestiti di suo padre, si addentrò in quella galleria e da quel momento non si seppe più nulla di lui.
Domande da interrogazione
- Perché Rosso Malpelo era considerato cattivo?
- Come reagiva Malpelo ai soprusi che subiva?
- Cosa accadde a Malpelo alla fine della storia?
Rosso Malpelo era considerato cattivo perché aveva i capelli rossi, e secondo una credenza popolare, questo colore di capelli era associato alla cattiveria.
Malpelo subiva i soprusi senza lamentarsi, ma sfogava la propria rabbia maltrattando il suo asino grigio e l'amico Ranocchio, cercando di insegnargli a resistere alle avversità della vita.
Alla fine della storia, Malpelo accettò il compito pericoloso di esplorare una galleria sconosciuta, consapevole che nessuno lo avrebbe pianto se fosse morto, e da quel momento non si seppe più nulla di lui.