Concetti Chiave
- La novella "Libertà" di Giovanni Verga descrive la rivolta dei contadini di Bronte del 1860 contro i borghesi, ispirata dalla mancata distribuzione delle terre promesse da Garibaldi.
- La narrazione copre il periodo dalla rivolta fino alla conclusione del processo a Catania tre anni dopo, con condanne all'ergastolo per vari brontesi.
- La struttura della novella è suddivisa in cinque sequenze narrative, che seguono l'ordine cronologico degli eventi.
- Verga utilizza un approccio narrativo che mira all'annullamento del narratore, lasciando che gli eventi sembrino raccontarsi autonomamente.
- L'ambientazione e la descrizione degli spazi nel paese sono vaghe, mentre i protagonisti sono gruppi sociali come i "galantuomini" e i popolani.
Verga – Novella “Libertà”
La novella “Libertà” è stata scritta da Giovanni Verga nel 1882.
Questa novella fa riferimento alle drammatiche vicende avvenute nell'agosto del 1860, quando i contadini di Bronte, esasperati per la mancata distribuzione delle terre demaniali promesse da Garibaldi, insorsero contro la parte più reazionaria dei borghesi locali, uccidendone una quindicina. Il generale Nino Bixio, inviato da Garibaldi per placare la sommossa che era avvenuta, fece arrestare molte persone.
La novella narra del periodo che va dalla giornata della rivolta fino alla conclusione del processo di Catania, avvenuta tre anni dopo, e che portò alla condanna al'ergastolo di vari brontesi.
Gli eventi che vengono narrati in questa novella sono disposti in ordine cronologico.
Si possono individuare cinque sequenze narrative:
• nella prima sequenza viene narrata la sanguinosa rivolta;
• nella seconda sequenza viene descritta la vita del paese il giorno dopo la rivolta, cioè la domenica;
• la terza sequenza tratta il lunedì, quando arriva il generale Bixio;
• la quarta sequenza comprende l’arrivo dei giudici, il trasferimento del processo di Catania e la descrizione di quello che accadeva a Bronte mentre avveniva il processo;
• la quinta sequenza tratta la conclusione del processo che sancisce la condanna dei rivoltosi.
Nella novella la descrizione del paese e dei suoi spazi rimane molto sul vago. L’opera ha come protagonisti gruppi di persone, tra cui: i “galantuomini”, i loro aiutanti e i popolani.
In questa novella Verga punta all'annullamento del narratore, come se quella realtà potesse raccontarsi da sola.