Concetti Chiave
- Il libro di Toshi Maruki narra l'esperienza di una bambina, Mii-chan, e la sua famiglia durante e dopo il bombardamento atomico di Hiroshima.
- Prima della bomba, la città si preparava per un possibile attacco con riserve d'acqua, rifugi, e misure di sicurezza.
- Dopo l'esplosione, la fuga disperata della famiglia verso il fiume è descritta in un panorama di distruzione totale e morte.
- I soccorsi arrivano dai villaggi vicini, trasformando le scuole in ospedali mentre i soldati rimuovono i corpi.
- Il libro sottolinea le conseguenze a lungo termine della bomba, con danni fisici e psicologici permanenti per i sopravvissuti come Mii-chan e suo padre.
Il lampo di Hiroshima
Il libro di Toshi Maruki racconta dello scoppio della bomba atomica e delle sue conseguenze con protagonisti Mii-chan, una bambina di sette anni, e la sua famiglia.Poco prima dell’evento della bomba atomica, Hiroshima si preparava per un eventuale incendio in quanto le principali città del Giappone erano state già bombardate e incendiate e la paura che presto toccasse a Hiroshima era tanta.
Tenevano riserve d’acqua, allargavano strade e abbattevano edifici costruendo rifugi, indossavano tutti copricapi per proteggersi in caso di bombardamento e avevano sempre dietro la borsa dei medicinali.
Mentre la famiglia di Mii-chan stava facendo colazione (anche se in quel periodo mancava il cibo) si ritrovarono in un buio profondo e nel silenzio totale.
Erano le 08:15 del 6 agosto 1945 e fu sganciata “Little Boy” (bambino), la prima bomba atomica al mondo.
Da quel momento inizia la fuga per la bambina e la sua famiglia. Il padre era rimasto ferito dalle fiamme. Scapparono verso il fiume e si buttarono nell’acqua.
Se prima c’era stato silenzio dopo c’erano lamenti e voci di persone che chiedevano l’acqua.
La situazione era delle peggiori.
Tutte le persone scappavano dal fuoco che li inseguiva. In tanti cadevano sfiniti dalle ferite su altri corpi bruciati mangiati poi dai corvi.
C'erano morti ovunque di neonati, adulti di ogni etnia e animali. Pure le rondini erano rimaste ferite e non avevano più le ali per volare.
La strada era ricoperta di macerie, fili elettrici, tegole rotte ed ogni casa era in fiamme.
Si poteva solo camminare nel fiume, ma che piano piano si riempiva di corpi senza vita.
Il sole non splendeva più, faceva freddo, pioveva nero e nell’aria c’era puzza di cadaveri e di cremazioni.
Dopo il forte temporale nel cielo si potevano ammirare i setti colori dell’arcobaleno.
Esausta la piccola Mii-chan aveva rischiato di affogare mentre camminava nel fiume, tratta in salvo dalla madre.
Dopo quattro giorni dall’esplosione la bambina teneva ancora stretti forte i bastoncini che aveva utilizzato a colazione il giorno dell’esplosione. E si era nutrita solo in quel momento di una polpetta d’orzo regalata da una vecchietta morta poco dopo.
I pompieri dei paesi vicini soccorrevano i feriti nelle scuole intatte diventate ospedali, dove anche il padre di Mii-chan era stato portato. Mentre, i soldati portavano via i morti.
All'interno della loro casa, la bambina e sua madre avevano ritrovato la ciotola di Mii-chan tutta deformata e non c’era più traccia dei suoi amici.
Hiroshima era diventata un campo bruciato.
Il 9 agosto fu sganciata una seconda bomba atomica a Nagasaki.
Le vittime non sono state solo durante lo scoppio della bomba atomica ma anche dopo trentacinque anni.
Mii-chan aveva le schegge di vetro in testa ed era rimasta piccola come quella mattina del 6 agosto.
Il padre nonostante le ferite rimarginate e il miglioramento, era morto dopo aver perso tutti i capelli e vomitando tantissimo sangue con il corpo coperto di macchie violacee.
Tanti sono morti come suo padre e molti non hanno mai lasciato l’ospedale.
Come dice la madre di Mii-chan: “Se gli uomini non avessero voluto, non sarebbe successo. Non sarebbe successo, se non avessero voluto”.
Ogni anno il 6 agosto i sette fiumi di Hiroshima vengono riempiti di lanterne (simbolo di vita e di speranza) con scritto sopra il nome di qualche caro morto a causa del bombardamento.
La corrente che trasportava i cadaveri ora, ogni anno, trasporta speranza verso il mare.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale del libro "Il lampo di Hiroshima" di Toshi Maruki?
- Come si preparava Hiroshima prima dello scoppio della bomba atomica?
- Quali furono le immediate conseguenze dello scoppio della bomba atomica per Mii-chan e la sua famiglia?
- Quali sono stati gli effetti a lungo termine della bomba atomica su Mii-chan e la sua famiglia?
- Come viene commemorato l'anniversario dello scoppio della bomba atomica a Hiroshima?
Il libro racconta lo scoppio della bomba atomica a Hiroshima e le sue devastanti conseguenze attraverso gli occhi di Mii-chan, una bambina di sette anni, e la sua famiglia.
Hiroshima si preparava per un eventuale incendio, con riserve d'acqua, allargando strade, abbattendo edifici per costruire rifugi, e indossando copricapi protettivi.
Dopo lo scoppio, la famiglia di Mii-chan fuggì verso il fiume per sfuggire alle fiamme, con il padre ferito e la città in rovina, mentre cercavano di sopravvivere tra macerie e corpi senza vita.
Mii-chan rimase con schegge di vetro in testa e non crebbe più, mentre suo padre morì dopo aver sofferto di gravi sintomi post-esplosione, come la perdita di capelli e vomito di sangue.
Ogni anno, il 6 agosto, i sette fiumi di Hiroshima vengono riempiti di lanterne con i nomi delle vittime, simboleggiando la vita e la speranza, trasportate dalla corrente verso il mare.