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Concetti Chiave

  • Il concetto di lavoro non è necessariamente legato alla fatica fisica, ma al valore che si riesce a produrre e offrire al mercato.
  • Il mercato tende a ricompensare chi produce valore, non chi semplicemente lavora duramente o si affatica fisicamente.
  • La ricchezza deriva dal servire molte persone con un'abilità o servizio difficile da replicare, non dalla quantità di fatica investita.
  • Il sistema salariale può indurre a pensare che la presenza o le ore lavorate siano ciò che viene pagato, mentre il vero compenso dipende dal valore prodotto.
  • La credenza che più fatica corrisponda a maggior guadagno è errata; il guadagno è legato all'efficacia e al soddisfacimento delle esigenze di mercato.

Tema: il lavoro e la fatica

“Fare tanti soldi senza lavorare non va bene”
Articoliamo. Cosa intendi per “lavorare”?
Il lavoro non ha per forza a che fare con lo “spaccarsi la schiena”. Prova a guardare i muratori o chi fa i lavori stradali; fa tantissima fatica e guadagna una miseria. No, non dovrebbe guadagnare di più. Questi non giudizi abbastanza interessanti per il mercato.
Se il mercato ci ricompensa a suon di soldi per ciò che facciamo, anche se noi non ci sforziamo troppo, questo va benissimo.

Il libero mercato è questo.
A livello di efficienza, è naturale volere il massimo risultato con il minimo sforzo. Bisogna cercare di fare meno fatica possibile. La fatica non è mai ricompensata. Mai. Nessuno ti paga perché fai fatica.
Le persone che guadagnano meno sono le persone che si spaccano la schiena. Per definizione. Non c’è nessuno che faccia soldi spaccandosi la schiena e diventa miliardario; è praticamente impossibile.
Le persone che guadagnano poco spaccandosi la schiena non dovrebbero essere ricche: sei ricco quando produci valore per tante persone e servi tante persone in una cosa che è difficile da fare, quindi per definizione ci sono poche persone che la fanno e la vendono a tanti.
Le persone credono di essere pagate, o che dovrebbero esserlo, per quanto fanno fatica.
Nessuno è pagato perché vai a lavoro. Uno dei problemi dell’avere un salario è questo; che le persone si convincono che vengono pagate per la presenza, la presenza non è pagata.
L’idea del salario è che se tu stai 12 ore in ufficio in teoria stai facendo azioni che producono più profitto aziendale e quindi l’azienda è contenta di pagarti perché tu fai aumentare i loro soldi. Ma non perché fai fatica. Vieni pagato quando produci e porti valore al mercato.
La fatica non è collegata al guadagno. La credenza è che chi lavora di più fa più fatica e quindi dovrebbe guadagnare di più perché all’aumentare della fatica aumenta il lavoro e di conseguenza il guadagno.
È falso. Chi fatica di più non guadagna di più. Se fatica e non soddisfa il mercato, il mercato non lo paga.

Domande da interrogazione

  1. Cosa si intende per "lavorare" nel contesto del mercato libero?
  2. Nel contesto del mercato libero, "lavorare" non significa necessariamente fare fatica fisica, ma piuttosto produrre valore per il mercato. Il guadagno è legato al valore creato e non allo sforzo fisico.

  3. Perché la fatica non è ricompensata nel mercato?
  4. La fatica non è ricompensata perché il mercato premia il valore prodotto e non lo sforzo. Le persone che guadagnano di più sono quelle che creano valore per molte persone, non quelle che si spaccano la schiena.

  5. Qual è il problema con l'idea del salario basato sulla presenza?
  6. Il problema con il salario basato sulla presenza è che le persone credono di essere pagate per il tempo trascorso al lavoro, mentre in realtà vengono pagate per il valore che producono e per l'aumento del profitto aziendale, non per la semplice presenza o fatica.

Domande e risposte

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