Concetti Chiave
- Il romanzo psicologico si concentra su un'analisi dettagliata degli aspetti interiori e psicologici dei personaggi.
- Esplora principalmente l'inconscio e la psiche umana, spesso focalizzandosi sul protagonista.
- Mira a valorizzare lo studio delle emozioni, sentimenti e stati d'animo, rivelando le sfaccettature della mente umana.
- È nato tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo, con autori come Italo Svevo, Luigi Pirandello e James Joyce.
- La struttura si distingue per un ordine dei fatti artificiale e un'alternanza continua tra presente e passato.
Romanzo psicologico
Contenuti: nel romanzo psicologico c’è una minuziosa analisi interiore dei personaggi, di cui vengono presentati tutti gli aspetti, soprattutto quelli psicologici.
Tema: il tema principale e dominante è l’esplorazione dell’inconscio, della parte più profonda della psiche umana. Solitamente è il protagonista ad essere analizzato.
Scopo: lo scopo del romanzo psicologico è di dare un grande valore allo studio dei personaggi, dell’analisi delle loro emozioni, sentimenti e stati d’animo.
Emergono in questo modo i vari modi in cui la mente umana è in grado di ragionare e soprattutto le sfaccettature comportamentali dell’essere umano.Storia: il romanzo psicologico nacque tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. I più grandi esponenti sono Italo Svevo, Luigi Pirandello e James Joyce
Struttura: la struttura è molto diversa da quella del romanzo tradizionale. Infatti, si possono individue due caratteristiche: l’ordine dei fatti è artificiale (seguono il corso dei pensieri e degli stati d’animo dei personaggi, che possono affiorare in modo calmo o di getto) e c’è una continua alternanza tra presente e passato.
Linguaggio: anche il linguaggio e lo stile sono diversi da quelli del romanzo tradizionale. Sono presenti molto il monologo interiore e il flusso di coscienza. Queste tecniche sono quelle che maggiormente mettono in mostra la psicologia e l’interiorità del personaggio.