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Concetti Chiave

  • Il commissario Maigret, nato a Saint-Fiacre, riceve un messaggio anonimo che preannuncia un omicidio nel suo villaggio natale.
  • Durante una messa a Saint-Fiacre, la contessa viene trovata morta, spingendo Maigret a indagare con discrezione e lasciando che il figlio della contessa sveli il colpevole.
  • Maigret è un personaggio ordinario, disilluso dalla giustizia, ma animato da un forte senso del dovere e compassione per i deboli.
  • Il metodo investigativo di Maigret si basa sull'intuizione soggettiva piuttosto che su un ragionamento logico-matematico.
  • Le intuizioni di Maigret emergono nei momenti quotidiani più semplici, in ambienti comuni che riflettono la sua normalità.

Il caso Saint-Fiacre (1932)

Francia, anni Trenta. Il commissario Maigret viene avvertito da un anonimo messaggio che a Saint-Fiacre sur Matignon, il piccolo villaggio di provincia dove egli stesso è nato, il 1° novembre sarà compiuto un delitto. Maigret accorre, ma l'omicidio viene perpetrato misteriosamente proprio sotto i suoi occhi nella chiesa del paese, durante la prima messa mattutina: la vittima è la contessa di Saint-Fiacre, rinvenuta cadavere nel suo banco, al termine della funzione religiosa. Turbato, angosciato, oppresso dai ricordi e dagli affetti d'infanzia, Maigret segue il caso tenendosi in disparte, lasciando che sia il figlio della contessa, Maurice de Saint-Fiacre, a smascherare il colpevole nel corso di un finale ad altissima tensione.

Ideato da Georges Simenon in un primo romanzo poliziesco del 1929, Jules Frawois Amédée Maigret, quarantacinquenne commissario della Polizia di Parigi, centodieci chili per un metro e ottanta di statura, eternamente abbigliato con cappello, camicia bianca, bretelle e gilet, è un uomo assolutamente comune. Fuma la pipa, mangia e beve da buongustaio. Pur non possedendo un'aria molto furba o intelligente, non è né ottuso né gretto. È dotato di un senso del dovere altissimo e umanissimo. Disilluso dai miserevoli casi di vita dei quali per mestiere si occupa, Maigret non crede più nella
Giustizia e nei suoi metodi ufficiali; si comporta con estrema durezza verso gli arroganti, quelli che si ritengono potenti, mentre è pieno di compassione per gli umili e gli sfruttati, anche se ufficialmente colpevoli. Di fronte ad un crimine, egli cerca di capirne le motivazioni, procedendo con un metodo di indagine basato non sul ragionamento matematico, ma sull'intuizione soggettiva. Gli ambienti in cui Maigret si muove sono ritagliati su misura sulla «normalità» del personaggio: case private piccolo-borghesi, fumose trattorie, bar di second'ordine, villaggi di provincia, grigi quartieri della periferia parigina. Le improvvise illuminazioni che consentono a Maigret di risolvere anche i casi più complessi si verificano proprio nei momenti più banali della sua giornata, quando il rapporto con la realtà si fa più libero e personale: mentre sorseggia un boccale di birra o nella sonnolenza del dopopranzo tra le pareti domestiche, mentre la saggia ed affettuosa Madame Louise, sua moglie, ricama o cucina una delle sue specialità.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il contesto del delitto nel romanzo "Il caso Saint-Fiacre"?
  2. Il delitto avviene a Saint-Fiacre sur Matignon, il villaggio natale del commissario Maigret, durante la prima messa mattutina del 1° novembre, e la vittima è la contessa di Saint-Fiacre.

  3. Come si caratterizza il commissario Maigret nel romanzo?
  4. Maigret è un uomo comune, disilluso dalla giustizia ufficiale, che indaga basandosi sull'intuizione soggettiva piuttosto che sul ragionamento matematico, mostrando compassione per gli umili e durezza verso gli arroganti.

  5. Quali sono gli ambienti tipici in cui si muove Maigret?
  6. Maigret si muove in ambienti che riflettono la sua normalità, come case piccolo-borghesi, trattorie fumose, bar di second'ordine, villaggi di provincia e quartieri periferici di Parigi.

Domande e risposte

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