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Concetti Chiave

  • Le figure retoriche, o artifici retorici, sono tecniche espressive usate per rendere il linguaggio più efficace, espressivo e persuasivo, comuni in ambito poetico e quotidiano.
  • Le figure retoriche si suddividono in tre categorie principali: fonetiche (suono), dell'ordine (disposizione delle parole) e del significato (relazioni tra significati).
  • Le figure fonetiche includono tecniche come l'allitterazione, l'onomatopea e l'epentesi, che manipolano i suoni nelle parole o frasi.
  • Le figure dell'ordine comprendono l'enumerazione, antitesi, chiasmo e anafora, che alterano la disposizione delle parole per enfatizzare il messaggio.
  • Le figure del significato, come ossimoro, sinestesia e metafora, servono a creare relazioni inusuali tra significati, intensificando l'impatto espressivo.

In questo appunto di italiano troviamo una breve e schematica descrizione di cosa sono le figure retoriche, a cosa servono e quando vengono utilizzate. Figure retoriche - Che cosa sono, tipologie, elenco con esempi pratici articolo

Indice

  1. Che cosa sono le figure retoriche
  2. Tre tipologie di figure retoriche
  3. Quali sono le figure retoriche
  4. Figure retoriche dell’ordine

Che cosa sono le figure retoriche

Le figure retoriche, dette anche artifici retorici, vengono definite come delle tecniche espressive, ossia degli accorgimenti stilistici e linguistici

, il cui scopo è quello di rendere il messaggio linguistico più efficace ed espressivo.

Queste forme espressive vengono utilizzate specialmente nel contesti del linguaggio poetico e letterario, ma vengono anche adoperate nel discorso quotidiano. Questi artifici linguistici vengono definiti "retorici" perché si rifanno all'arte della retorica, una disciplina nata nel V sec a. C. a Siracusa e diffusasi soprattutto ad Atene. La retorica è considerata come un arte, che può comprendere sia la lingua parlata che quella scritta, l’obiettivo principale che si pone è quello della persuasione. Possiamo anche definirle come dei "trucchetti" linguistici che rendono il nostro discorso più comunicativo, espressivo e persuasivo. Inoltre, un altro effetto che si prefissano di dare a chi le usa o le ascolta è quello di un artificio sonoro: le figure retoriche agiscono rendendo il significato del messaggio anche artificiale o forzato, come se fossero delle deviazioni rispetto al discorso centrale.

per un ulteriore approfondimento sui tipi di componimenti poetici vedi anche qua

Tre tipologie di figure retoriche

Data la grande quantità di figure retoriche presenti nel nostro vocabolario linguistico e letterario, di solito queste espressioni vengono suddivise in tre principali categorie, ognuna con una precisa caratteristica linguistica finalizzata a classificarle, abbiamo quindi:

  • Figure fonetiche o di suono, queste riguardano la modifica, la ripetizione o il parallelismo dei suoni delle parole in una frase
  • Figure dell’ordine, queste riguardano la disposizione delle parole all’interno della frase
  • Figure del significato, queste riguardano le relazioni tra il significato dei termini

Figure retoriche - Che cosa sono, tipologie, elenco con esempi pratici articolo
In questo modo, è più semplice per chi le usa e per chi le studia riuscire a capire e a individuare in quale tipologia e a quale tra le tante figure retoriche si sta facendo riferimento. Molto spesso, infatti, i poeti utilizzano nelle loro poesia vari artifici retorici e per chi deve poi analizzarli può risultare complesso identificarle.

per un ulteriore approfondimento sulle figure retoriche vedi anche qua

Quali sono le figure retoriche

Verrà presentata qui di seguito una lista completa e dettagliata con esempi pratici per spiegare l'uso delle figure retoriche in letteratura e in poesia.

Figure retoriche del suono
Eccole:

  • Allitterazione: accostamento di parole che incominciano allo stesso modo o che presentano sillabe uguali (Es. trentatrè trentini entrarono a Trento
  • )
  • Onomatopea: parola che serve a riprodurre un suono, un verso o un rumore di animale o di cosa (Es. Il corvo fa cra-cra)
  • Epentesi: aggiunta di un suono all’interno di una parola

Figure retoriche dell’ordine

  • Enumerazione: è un accostamento di un gran numero di elementi che fanno parte di uno stesso insieme semantico, cioè hanno significati collegati, disposte in modo più o meno casuale. (Es. la lista della spesa)
  • Enumerazione per polisindeto: è un tipo di enumerazione che prevede l'uso di congiunzioni
  • Enumerazione per asindeto: è un tipo di enumerazione che prevede l'uso della sola punteggiatura
  • Antitesi: accostamento di espressioni di significato opposto (Es. vivere o morire)
  • Chiasmo: disposizione incrociata di varie parole, in modo che la seconda risulti disposta al contrario della prima.(Es. Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori
  • )
  • Inversione: alterare volutamente l'ordine sintattico della frase, ossia per dare importanza a un termine particolare, collocandolo a inizio o fine verso. (Es. Sempre caro mi fu quest'ermo colle)
  • Anafora: ripetizione della stessa parola o espressione all'inizio di più versi o frasi. (Es. Piove dalle nuvole sparse. Piove su le tamerici salmastre ed arse, piove su i pini)
  • Metatesi: rovesciamento dell’ordine di due fonemi, o suoni, all’interno di una parola
  • Climax: i termini della frase vengono collocati in ordine di intensità, per favorire una crescente emozione o odio (Es. Ahi quanto a dir qual era è cosa dura / esta selva selvaggia e aspra e forte)
  • Anti climax: disposizione di una serie di concetti o di vocaboli in ordine decrescente per intensità o forza
  • Protesi: aggiunta di una vocale o sillaba davanti a una parola
  • Aferesi: caduta della sillaba iniziale di una parola

Figure retoriche del significato

  • Ossimoro: quando due parole di significato opposto si accomunano in una frase (Es. attimo-eterno)
  • Sinestesia: quando nomi o di aggettivi appartenenti a sfere sensoriali diverse vengono accomunati (Es. colore-caldo)
  • .
  • Personificazione: dare alle cose una voce e un aspetto umano
  • Litote: negazione di un concetto opposto (Es. Giacomo a scuola non va benissimo)
  • Iperbole: esagerazione sul piano della quantità (Es. Oggi ho fatto un milione di cose)
  • Sineddoche: si usa il nome della parte per il nome del tutto (Es. Si tolse il diamante dal dito sta per "il diamante" sta per "anello di diamanti")
  • Metonimia: usare il nome della causa per quello dell'effetto (Es. vivere del proprio lavoro sta per vivere con ciò che si guadagna lavorando
  • Metafora: similitudine abbreviata o sottintesa, dove compare solo il termine del confronto (Es. sei bella come il sole)
  • Similitudine: confronto tra persone, animali o cose (Es. Mangi come un lupo)

Domande da interrogazione

  1. Che cosa sono le figure retoriche?
  2. Le figure retoriche, o artifici retorici, sono tecniche espressive che rendono il messaggio linguistico più efficace ed espressivo, utilizzate principalmente nel linguaggio poetico e letterario.

  3. Quali sono le tre tipologie principali di figure retoriche?
  4. Le figure retoriche si suddividono in tre categorie: figure fonetiche o di suono, figure dell’ordine e figure del significato.

  5. Qual è l'obiettivo principale della retorica?
  6. L'obiettivo principale della retorica è la persuasione, sia nella lingua parlata che scritta.

  7. Come si classificano le figure retoriche dell'ordine?
  8. Le figure retoriche dell'ordine includono enumerazione, antitesi, chiasmo, inversione, anafora, metatesi, climax, anti climax, protesi e aferesi.

  9. Quali sono alcuni esempi di figure retoriche del significato?
  10. Alcuni esempi di figure retoriche del significato sono ossimoro, sinestesia, personificazione, litote, iperbole, sineddoche, metonimia, metafora e similitudine.

Domande e risposte

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