Concetti Chiave
- Giuseppe Parini, nato a Bosisio nel 1729, è stato un intellettuale progressista e figura chiave nella Milano asburgica, lavorando come precettore e nell'amministrazione lombarda.
- Era inizialmente favorevole alla rivoluzione francese, ma cambiò idea dopo gli eccessi del Terrore, diventando critico verso gli autoritarismi.
- Parini criticava l'Accademia dei Pugni e l'influenza francese sull'illuminismo lombardo, sostenendo la purezza della cultura e lingua italiana.
- Nella sua poetica, Parini combinava un linguaggio preciso con elementi classici e arcadici, criticando il malcostume cittadino e promuovendo l'impegno civile.
- Condivideva alcuni principi dell'illuminismo francese, come l'eguaglianza e la critica ai privilegi, ma respingeva posizioni radicali come l'ateismo.
Milano asburgica
Giuseppe Parini nacque a Bosisio nel 1729, da una famiglia di modesta condizione. Nel 1740, fu costretto ad intraprendere la carriera ecclesiastica per completare gli studi. Lavorò a lungo come precettore presso famiglie nobili di Milano , per poi passare al servizio del governo illuminato austriaco, assumendo incarichi ufficiali nell'amministrazione lombarda. Egli rappresenta l'emblema dell'intelletuale progressista, impegnato nella battaglia civile e nella lotta contro le assurdità della realtà contemporanea. In quel periodo, Milano che era sotto dominio asburgico con un regime di dispotismo illuminato, vide lo scoppio della rivoluzione francese, alla quale Parini inizialmente vide con favore e speranza, ma poi dopo gli eccessi autoritari e sanguinari del Terrore assunse posizioni sempre più negative.
Illuminismo lombardo
Importanti figure dell'illuminismo lombardo furono Cesare Beccaria, Alessandro e Pietro Verri, Giuseppe Visconti e altri che vennero ritratti da Antonio Perego durante una riunione dell'accademia dei Pugni che nel 1764-66 diede vita anche al “Caffè”, una rivista illuminista.
Parini però, esprime il suo disaccordo anche nei confronti degli intellettuali dell'Accademia, poiché ne rifiuta il cosmopolitismo e la soggezione alla cultura francese. Teme che essa possa danneggiare i caratteri originari della cultura italiana e contaminare con francesismi la purezza della lingua italiana. Egli era fedele a un’ idea classica della letteratura e alla dignità formale dei modelli antichi.
Poetica pariniana
Parini era alla ricerca di un lessico preciso e realistico, capace di suscitare l'immagine vivida dell'oggetto rappresentato. Permangono in lui anche tracce di gusto arcadico, ad esempio nell'immagine che il poeta disegna di sé come del cantore felice della campagna, quest'ode “La salubrità dell'aria” si stacca nettamente dalla precedente perché qui il Parini è il poeta-giudice della vita cittadina. Il poeta si interessa polemicamente, ai problemi della “comun salute” per evidenziare le condizioni igienico- sanitarie in cui si trova Milano. Di fronte al malcostume e al disordine della vita milanese , Parini non si rifugia nell'almo ricovero dei campi, ma trova la ragione del proprio impegno civile nella condanna energica dell' “inerzia privata” della voglia di lucro e del lusso. Nella “vergine cuccia” invece, Parini assume l'ottica del mondo rappresentato per farne emergere, grazie al contrasto con la realtà oggettiva, tutta la negatività e al contrario nel “giovin signore inizia la sua giornata” il poeta si basa sul genere satirico con l'intento di screditare una parte di civiltà che è fuori dal suo tempo.
Parini e l'illuminismo
Nei confronti dell'illuminismo francese Parini ne condivideva alcuni aspetti come i principi egualitari, il filantropismo, la polemica contro i privilegi nobiliari e la condanna di ogni fanatismo e respinge le posizioni più radicali in campo religioso e sociale: contro l'ateismo illuminista, quanto alla critica nei confronti dell'aristocrazia.
titolo dell'appunto.
Domande da interrogazione
- Qual è il contesto storico in cui visse Giuseppe Parini?
- Qual era la posizione di Parini nei confronti dell'illuminismo lombardo?
- Come si caratterizza la poetica di Parini?
- Quali aspetti dell'illuminismo francese condivideva Parini?
Giuseppe Parini visse durante il periodo del dominio asburgico su Milano, caratterizzato da un regime di dispotismo illuminato. Fu testimone della rivoluzione francese, che inizialmente accolse con favore, ma di cui criticò gli eccessi autoritari del Terrore.
Parini era critico nei confronti dell'illuminismo lombardo, in particolare verso l'Accademia dei Pugni, poiché rifiutava il cosmopolitismo e l'influenza della cultura francese, temendo che potessero danneggiare la cultura italiana e la purezza della lingua.
La poetica di Parini si caratterizza per la ricerca di un lessico preciso e realistico, capace di evocare immagini vivide. Egli si interessa ai problemi sociali e igienico-sanitari di Milano, utilizzando la satira per criticare il malcostume e il disordine della vita cittadina.
Parini condivideva alcuni aspetti dell'illuminismo francese, come i principi egualitari, il filantropismo, e la critica ai privilegi nobiliari. Tuttavia, respingeva le posizioni più radicali, come l'ateismo e le critiche estreme all'aristocrazia.