Concetti Chiave
- La poesia "La mia bambina" esprime l'affetto paterno attraverso immagini di leggerezza e bellezza naturale.
- L'atmosfera post-bellica in Italia è descritta come gioiosa ed euforica, riflettendo un periodo di rinnovata speranza.
- Umberto Saba, rientrato a Trieste, vive un momento di serenità che si rispecchia nelle sue poesie.
- "Ritratto della mia bambina" fa parte della sezione "Cose leggere e vaganti" e cattura la bellezza delicata della figlia di Saba.
- Le immagini poetiche rimandano a elementi naturali e fugaci, simboli della fragilità e della bellezza della figlia.
La mia bambina
La mia bambina con la palla in mano,
con gli occhi grandi colore del cielo
e dell’estiva festicciola: “Babbo
- mi disse – voglio uscire oggi con te”.
Ed io pensavo: Di tante parvenze
che s’ammirano al mondo, io ben so a quali
posso la mia bambina assomigliare.
Certo alla schiuma, alla marina schiuma
che sull’onde biancheggia, a quella scia
ch’esce azzurra dai tetti e il vento sperde;
anche alle nubi, insensibili nubi
che si fanno e disfanno in chiaro cielo;
ed altre cose leggere e vaganti.
Atmosfera post-bellica
La fine della prima guerra mondiale consentì la diffusione, anche nel nostro Paese, di un'atmosfera gioiosa ed euforica.
Ritratto della figlia
Anche Umberto Saba, che finalmente era potuto rientrare nell'amata Trieste, vive una breve stagione di particolare serenità. E' questo uno stato d'animo che si riflette in modo evidente nelle poesie inserite nella sezione "Cose leggere e vaganti", della quale fa parte anche "Ritratto della mia bambina", scritta nel 1920, quando la figlia Linuccia aveva appena dieci anni. Lo sguardo affettuoso del poeta si sofferma sulla delicata e fragile bellezza della figlia; ed i sentimenti verso di lei lo spingono anche ad amare le "altre cose leggere e vaganti", che nel loro sussistere e scorrere assomigliano alla sua "bambina".