Concetti Chiave
- Luigi Pirandello, nato nel 1867 vicino ad Agrigento, raggiunge il successo internazionale con opere teatrali innovative.
- Nonostante le difficoltà familiari, come la morte della moglie nel 1903, Pirandello continua la sua prolifica attività letteraria.
- Nel 1920 Pirandello aderisce al regime fascista senza condividerne le ideologie, evidenziando la complessità delle sue convinzioni.
- La poetica dell'umorismo di Pirandello si distingue per la riflessione critica e l'esplorazione della maschera sociale dell'individuo.
- Pirandello riceve il premio Nobel per la letteratura nel 1934 e muore nel 1936 a Roma per una polmonite.
Vita di Pirandello
Luigi Pirandello nasce nel 1867 nei pressi di Agrigento. Dopo gli studi universitari a Roma e in Germania, ottiene una cattedra di Letteratura Italiana all’istituto Superiore di Magistero di Roma. Nel 1903 la famiglia subisce un grave dissesto economico e la moglie di Pirandello cade in depressione e muore; tuttavia le sventure famigliari non interrompono la sua attività letteraria. Infatti nel 1901 pubblicaprimo romanzo( L’ Esclusa) cui segue nel 1904 Il Fù Mattia Pasqual. Pirandello negli anni '20 (nel 1920) aderisce al regime fascista anche non approvando le ideologie fasciste. Infatti una famosa frase è :” noi siamo 1, nessuno ,100mila”. Ovvero: "Noi siamo unici al mondo, siamo nessuno perché non tutti svolgiamo un ruolo importante nel mondo, non siamo nessuno perché non tutti siamo famosi, siamo 100mila perché a seconda della situazione indossiamo tante maschere diverse ovvero ci comportiamo in modo diverso". Il successo e la fama internazionale per Pirandello avviene con le sue opere anche nel campo teatrale, in cui introduce anche importanti innovazioni tecniche; tra le più famose ricordiamo: " Liolà e Pensaci Giacomino"(1916); "Così è (se vi pare)" assieme all' Opera " Il berretto a sonagli " (1917); " Sei personaggi in cerca d'autore " (1921) e infine " Enrico IV ". Nel 1925 pubblica il romanzo " Uno, nessuno e centomila". Nel 1934 Pirandello riceve il premio Nobel per la letteratura. Pirandello Muore a Roma due anni dopo aver ricevuto il Nobel (Nel 1936) per una polmonite.
Poetica di Pirandello
Pirandello è famoso, soprattutto, per la sua poetica dell'umorismo, spiegata nel saggio L'umorismo.Egli oscilla a una concezione dell’umorismo come tendenza dell’uomo a crearsi illusioni ad una concezione di umorismo come caratteristica della modernità.
L'umorismo ha alcuni caratteri fondamentali: disarmonia (la vita non è riconducibile a schemi); in conclusione (la vita non conclude); lingua quotidiana (compresa da tutti); riflessione come critica negativa (i valori tradizionali sono inconsistenti); antieroi.
L'umorismo è diverso dal comico: possiede la riflessione;
L'umorismo è diverso dal tragico: rifiuta la violazione di una norma morale;
L'umorismo è diverso dall'epico: rifiuta il fatto eroico.
Classicismo: personaggio letterario simbolo è Oreste, agisce senza dubbi;
L’umorismo evidenzia il contrasto tra maschera e persona: l’uomo, costretto a vivere nella forma sociale, non è più una persona, ma una maschera che recita la parte che la società gli ha assegnato per essere accettato; consapevole della maschera, egli ha due possibilità, o far finta di nulla o diventare una maschera nuda (cioè consapevole). Infatti una famosa frase è :” noi siamo 1, nessuno ,100mila”.
Al contrario del realismo (che presenta la realtà armoniosa e priva di conflitti), l’umorismo mostra il disordine della vita, aderendo di più alla realtà.
Domande da interrogazione
- Quali sono stati i primi successi letterari di Luigi Pirandello e in che anno sono stati pubblicati?
- Come si differenzia la poetica dell'umorismo di Pirandello da altre forme come il comico, il tragico e l'epico?
- Qual è il significato della frase "noi siamo 1, nessuno, 100mila" nell'opera di Pirandello?
- In che anno Luigi Pirandello ha ricevuto il premio Nobel per la letteratura e qual è stata la causa della sua morte?
I primi successi letterari di Luigi Pirandello furono il romanzo "L'Esclusa" pubblicato nel 1901 e "Il Fu Mattia Pascal" nel 1904.
La poetica dell'umorismo di Pirandello si differenzia per la sua capacità di riflessione e critica negativa, rifiutando schemi tradizionali come la violazione di una norma morale (tragico), l'eroismo (epico) e la semplice risata senza riflessione (comico).
La frase simboleggia la complessità dell'identità umana secondo Pirandello, evidenziando come l'individuo possa essere unico, ma allo stesso tempo anonimo a seconda del contesto sociale, e capace di assumere molteplici "maschere" a seconda delle situazioni.
Luigi Pirandello ha ricevuto il premio Nobel per la letteratura nel 1934 e è morto a Roma nel 1936 a causa di una polmonite.