Pirandello, Luigi - Ciaula scopre la Luna, temi e messaggio

Ciaula scopre la Luna

Una sera, finito il turno di lavoro nella solfatara, Zi’ Scarda e il suo caruso Ciaula stavano per tornare a casa quando il sorvegliante Cacciagallina ordinò loro di rimanere ancora, così i due rassegnati ripresero l’attività.
Nel racconto Pirandello si concentra sulle emozioni di Ciaula, timoroso del buio della notte ma non quello dentro alla cava, al quale è abituato, bensì all’oscurità che lo attende fuori di lì.
Il protagonista però è costretto a far fronte alle proprie debolezze, spesso sovrastate dalla fatica dovuta al trasporto di carichi pesantissimi.

I primi temi che emergono dalla lettura sono da un lato le difficili condizioni di vita e lavorative nella Sicilia postunitaria, dall’altro la forza delle parole utilizzate per il loro valore simbolico e musicale. Alla fine del brano il giovane lavoratore, costretto a uscire allo scoperto, scopre qualcosa che lo lascia senza fiato: la Luna.
Rimane ad ammirarla con lo sguardo perso: era sempre stata lì eppure lui non se ne era mai accorto.
Quella luce non solo aveva illuminato la notte ma aveva anche aperto una strada nel suo cuore, nelle sue paure.
Con questo lo scrittore ha dimostrato la sua tesi: la realtà, anche la propria realtà interiore, è sconosciuta all’uomo che interpreta quindi una parte e che solo grazie al poeta può scoprire i lati più oscuri del proprio “io”.
Questo testo è contenuto nella raccolta di Pirandello “Novelle per un anno”, scritte tra il 1922 e il 1937, riguardanti ambienti di ogni classe sociale con personaggi immersi nel caotico della vita di tutti i giorni.
La novella colpisce moltissimo perché rappresenta la debolezza degli uomini davanti allo spettacolo della natura, quegli uomini che nonostante svolgano un lavoro coraggioso hanno dei timori nel cuore che li sorprendono inaspettatamente.

In questa novella, come un po' in tutte le pagine del romanzo intitolato "Uno, nessuno e centomila" scritto da Luigi Pirandello, si può notare in alcuni passi la tecnica adottata dallo scrittore e che rappresenta una grande novità letteraria. Essa è definita con il termine "Straniamento" e consiste nell'adottare, all'interno di uno stesso brano, o novella, i punti di vista di più personaggi.
oltre a questo è evidente con Pirandello si avventuri all'interno della condizione esistenziale dell'uomo e ne anatomizzi la realtà. L'uomo pirandelliano è mortificato e rappresenta il disagio psichico dell'uomo che vive all'inizio del '900, secolo di guerre e instabilità.