emanuel2398
Sapiens
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Concetti Chiave

  • Elsa Morante nacque a Roma nel 1912 e crebbe nel quartiere Testaccio con la sua famiglia.
  • Non completò gli studi universitari per difficoltà economiche, ma si mantenne scrivendo tesi e insegnando.
  • Sposò lo scrittore Alberto Moravia nel 1941 e insieme vissero un periodo di esilio durante la guerra.
  • Negli anni Sessanta affrontò la separazione dal marito e la morte di un caro amico, ma rimase attiva nel dibattito pubblico su temi sociali.
  • Morì nel 1985 dopo un periodo di infermità; tra le sue opere più celebri figurano "Menzogna e sortilegio" e "La storia".
Elsa Morante

Elsa Morante nacque a Roma nel 1912. Trascorse i primi anni nel quartiere popolare del Testaccio con la madre, una maestra elementare di origine ebrea, il padre adottivo e tre fratelli. Imparò a leggere e a scrivere sotto la guida della madre. Alla fine degli studi liceali si iscrisse alla facoltà di Lettere, ma non poté terminare l’Università a causa delle difficolta economiche della famiglia.
Negli anni Trenta andò a vivere da sola, mantenendosi con la redazione di tesi di laurea, dando lezioni private di italiano e latino, e in seguito collaborando a riviste e a giornali.

Nel 1936 conobbe lo scrittore Alberto Moravia, che sposò nel 1941. Tra il 1943 e il 1944 Elsa Morante e il marito furono costretti ad allontanarsi da Roma, in quanto Moravia era indiziato per antifascismo. Dopo la guerra, iniziò per la Morante un intenso periodo di viaggi, collaborazioni giornalistiche e lavoro letterario durante il quale divenne un punto di riferimento importante per la cultura italiana.
Negli anni Sessanta alcuni fatti segnarono drammaticamente la vita della scrittrice: la separazione dal marito e la morte di un carissimo amico, il pittore statunitense Bill Morrow. Nello stesso periodo, nonostante la sua indole appartata e schiva, la scrittrice accentuò la partecipazione alle discussioni pubbliche sui grandi problemi dell’umanità, come il pericolo atomico e Ia povertà di milioni di persone. Nel 1980, in seguito ad una caduta, si fratturò un femore, incidente che la costrinse all’infermità per gli ultimi anni della sua vita. Mori nel 1985, di infarto, in una clinica romana.
Le sue opere più importanti furono: Il gioco segreto, Le bellissime avventure di Caterina dalla trecciolina, Menzogna e sortilegio, La storia, Alibi.

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